Ventinovemila azionisti a cui si aggiungono 4mila obbligazionisti: tutti rimasti incagliati nel crack di Carife e tutti senza i requisiti per l’accesso al fondo di solidarietà. Persone che a oggi vedono i loro investimenti andati in fumo e che da 14 mesi attendono che vengano definiti i requisiti per l’arbitrato speciale dell’Anac. Requisiti che sarebbero pure pronti, approvati lo scorso aprile in consiglio dei ministri ma che non sono ancora stati pubblicati in Gazzetta ufficiale. Per questo motivo i consiglieri del Partito democratico, Paolo Calvano e Marcella Zappaterra, hanno presentato un’interrogazione con cui chiedono al governo regionale di “sollecitare la rapida pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del presidente del consiglio dei ministri che riguarda la disciplina del collegio arbitrale per l’erogazione di prestazioni in favore degli investitori Carife”.
Una richiesta che fa il paio con quella di far promuovere dalla Giunta “un’audizione parlamentare del governatore di Bankitalia Ignazio Visco che dovrà dare conto di eventuali risvolti su Carife”. Questo perché è stato lo stesso governatore a dichiarare che il fondo interbancario che oggi pare ammissibile per le banche venete, sarebbe probabilmente potuto essere utilizzato anche nel caso di Carife, con conseguenze certamente meno disastrose per i risparmiatori. Parole riportate nell’atto ispettivo dei democratici che chiedono quindi di fare chiarezza sulla questione.
(Andrea Perini)