Sanità e welfare

Casa. Alloggi Erp, no a proposta Fdi di introdurre il requisito dei 5 anni di residenza e lavoro in regione

Tagliaferri: “Evitare che in un momento di crisi economica e forte immigrazione parametri troppo permissivi vadano a punire i cittadini italiani”. Iotti (Pd): “requisito già fissato a 3 anni”

Giancarlo Tagliaferri (Fdi)

L’Aula respinge il progetto di legge di Fratelli d’Italia, inizialmente presentato dall’ex consigliere Tommaso Foti e successivamente fatto proprio dal subentrante Giancarlo Tagliaferri, finalizzato a vincolare l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare a chi risiede o lavora in modo stabile, esclusivo o principale in Emilia-Romagna da almeno 5 anni.

Il progetto di legge – spiega Giancarlo Tagliaferri – è finalizzato a evitare che in un momento di crisi economica e forte immigrazione parametri troppo permissivi vadano a sfavorire i cittadini italiani a vantaggio di chi, magari, vede nella concessione dell’alloggio pubblico una soluzione di favore per l’ottenimento del permesso di soggiorno di lungo periodo. Per questi motivi – precisa il consigliere – è opportuno vincolare l’assegnazione di un alloggio sociale al possesso del requisito della residenza o dell’attività lavorativa stabile ed esclusiva o principale nel territorio regionale da almeno 5 anni.

Massimo Iotti (Pd) ricorda come la materia sia già stata regolata dalla regione, introducendo quale requisito per l’assegnazione di un alloggio pubblico il periodo di almeno 3 anni di residenza o lavoro in Emilia-Romagna. Questo il motivo – spiega il dem – per cui la proposta di Fdi è superflua.

(Luca Govoni)

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