Governo locale e legalità

CASA BOLOGNA. ACER, DIRIGENTE NON LAUREATO, BIGNAMI (FI): “LA REGIONE VERIFICHI”

Il consigliere chiede alla Giunta di “valutare eventuali violazioni delle disposizioni di legge”

Un dirigente di Acer (Azienda casa Emilia-Romagna) Bologna, con retribuzione di oltre 90mila euro, sarebbe in possesso del solo diploma di scuola superiore, come si evince dal curriculum vitae presente sul sito internet dedicato.

Lo segnala Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove evidenzia che il “D.Lgs 165/2001 in materia di pubblico impiego prevede, all’articolo 19 comma 6, che gli incarichi dirigenziali ‘sono conferiti, fornendone esplicita motivazione, a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, non rinvenibile nei ruoli dell’Amministrazione, che abbiano svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati ovvero aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali, o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria’” e aggiunge che “diversi pareri e sentenze della Corte dei Conti hanno chiarito come la laurea sia un requisito necessario per l’accesso alle qualifiche dirigenziali nelle pubbliche amministrazioni”.

Il consigliere chiede quindi se anche l’Acer rientri tra gli enti pubblici soggetti alle disposizioni in materia di pubblico impiego o se sia assoggettabile a altre disposizioni, se anche i dirigenti Acer debbano essere in possesso di adeguata formazione universitaria e se la Regione intenda verificare, per quanto di competenza, la vicenda segnalata e valutare eventuali violazioni delle disposizioni di legge.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(Cristian Casali)

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