Governo locale e legalità

CASA. LA REGIONE PARTECIPERA’ A FONDI IMMOBILIARI CHIUSI PER L’EDILIZIA SOCIALE

L’Assemblea legislativa approva criteri e stanziamento 600 mila euro; a favore Pd, Sel, Ln, Fi e Fdi-An, astenuto M5s

L’Assemblea legislativa ha approvato i criteri e le modalità per l’adesione della Regione a fondi immobiliari chiusi che operano nel settore dell’edilizia residenziale sociale. Hanno votato a favore del provvedimento amministrativo i gruppi Pd, Sel, Ln, Fi e Fdi-An, mentre si è astenuto il gruppo M5s. È stato approvato un emendamento bipartisan sottoscritto da Massimiliano Pompignoli (Ln), primo firmatario, e Manuela Rontini (Pd), che chiedeva di “illustrare alla competente commissione assembleare i contenuti del bando prima della sua approvazione”.

I fondi immobiliari chiusi – ha ricordato Manuela Rontini (Pd) –, sono uno strumento finanziario innovativo che consente di favorire e sviluppare forme di collaborazione pubblico-privato e di incrementare le risorse finanziarie per la realizzazione di interventi nel settore dell’edilizia residenziale sociale. La finalità è di accrescere l’offerta di alloggi a favore dei nuclei familiari bisognosi a condizioni più favorevoli di quelle di mercato. “La proposta di adesione della Regione a fondi immobiliari chiusi- ha sottolineato la consigliera- costituisce un ulteriore tassello delle politiche per la casa e per l’edilizia residenziale sociale promosse dalla nuova Giunta, che per la prima volta dà concreta applicazione alla legge regionale in materia”. La delibera, oltre a definire criteri e modalità per la partecipazione della Regione a un fondo immobiliare chiuso, stanzia 600.000 euro per l’acquisizione di quote.

Per Tommaso Foti (Fdi-An) la proposta “è condivisibile e foriera di risultati positivi e va nella direzione da me proposta all’inizio della legislatura e più volte sollecitata”.

Massimo Iotti (Pd) ha ricordato come “grazie alla partecipazione della Regione a questo strumento finanziario, i soggetti interessati, ad esempio ‘Parma social housing’, potranno acquisire ulteriore credito. Non solo, se l’esperienza sarà positiva, la Regione potrà valutare di aumentare la propria quota nel fondo”. Il consigliere, infine, ha sottolineato l’importanza del criterio che premia gli interventi di riqualificazione edilizia di contro alla costruzione di nuovi edifici.

Marco Pettazzoni (Ln) ha sottolineato come “lo stanziamento di 1 milione di euro disposto nel 2011 per l’adesione a fondi immobiliari chiusi non sia stato utilizzato dalla Regione”. I 600.000 euro che oggi vengono destinati per acquisire quote del fondo – ha spiegato il consigliere – sono la parte rimanente di quello stanziamento. “In commissione- ha annunciato il leghista- controlleremo i dettagli del bando per verificare se il criterio della residenzialità storica nel territorio regionale sia adeguatamente riconosciuto ai fini dell’assegnazione degli alloggi di edilizia sociale”.

(Luca Govoni)

Governo locale e legalità