Governo locale e legalità

Case Erp, la Lega vuole che i paesi di provenienza certifichino eventuali proprietà in patria di stranieri in lista

Risoluzione cita basi legislative e definisce la misura “atto di giustizia sociale”

Documenti originali del paese di provenienza “corredati di traduzione in lingua italiana autenticata dall’autorità consolare italiana che ne attesta la conformità all’originale” sulle eventuali proprietà all’estero degli stranieri che si candidano all’assegnazione di un alloggio pubblico. Lo chiede in una risoluzione- definendolo “un atto di giustizia sociale”- l’intero gruppo Lega Nord (primo firmatario Daniele Marchetti).

La Lega impegna quindi la Giunta a valutare, in sede di revisione della legge regionale 24/2001 (“Disciplina generale dell’intervento pubblico nel settore abitativo”), “l’inserimento di clausole che diano la possibilità al singolo Comune di applicare le procedure previste dal comma 4 dell’articolo 3 del DPR 445/2000”, cioè di chiedere ai paesi di provenienza la documentazione sulle eventuali proprietà immobiliari di chi fa domanda.

Marchetti e i colleghi del Carroccio spiegano che “le autocertificazioni sono difficili da verificare per le diverse situazioni, realtà, normative vigenti nei vari Stati del mondo” e precisano che l’articolo 33 della legge regionale “prevede che la situazione reddituale e la permanenza dei requisiti di assegnazione sono accertate con cadenza annuale anche attraverso la richiesta all’assegnatario delle informazioni o della documentazione non in possesso del Comune e che non possono essere acquisite d’ufficio presso altre amministrazioni”.

Oltre a Marchetti firmano l’atto Massimiliano Pompignoli, Alan Fabbri, Stefano Bargi, Gabriele Delmonte, Marco Pettazzoni, Fabio Rainieri, Andrea Liverani e Matteo Rancan.

(Marco Sacchetti)

Governo locale e legalità