Parità, diritti e partecipazione

Catalogna. Risoluzione Lega Nord contesta l’azione repressiva di Madrid

Nel testo (primo firmatario Stefano Bargi) il Carroccio chiede all’Assemblea legislativa di condannare con forza l’azione repressiva del governo spagnolo

La Lega Nord, con primo firmatario il consigliere Stefano Bargi, chiede all’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna di impegnarsi a condannare la repressione che il governo di Madrid sta compiendo nei confronti delle “legittime aspirazioni indipendentiste” della Catalogna.

La regione autonoma catalana ha fissato al 1 ottobre 2017 il referendum di autodeterminazione per permettere ai suoi cittadini di decidere se costituirsi come nuovo stato o rimanere parte di quello spagnolo. Il consigliere evidenzia l’urgenza, in caso di dichiarazione d’indipendenza della Catalogna, di riconoscerla con un atto formale come Stato e inviare la richiesta di fare altrettanto agli altri Consigli regionali e al Parlamento italiano. Bargi ricorda che nel giugno 2015 la Giunta regionale ha avviato la collaborazione tra Emilia Romagna e Catalogna per qualificare le rispettive produzioni di ortofrutta, migliorare il trasferimento tecnologico e rafforzare le opportunità commerciali.

Il premier spagnolo Mariano Rajoj ha annunciato che il referendum catalano verrà proibito. Lega Nord dice a riguardo: “la risposta delle istituzioni spagnole alla proposta del referendum è stata arrogante e minacciosa, profondamente antidemocratica e irrispettosa del diritto di autodeterminazione dei popoli. Diritto per altro riconosciuto dallo stesso stato spagnolo come da ogni altra nazione democratica”.

L’atto è stato firmato anche dai consiglieri Alan Fabbri, Fabio Ranieri, Daniele Marchetti, Gabriele Delmonte, Matteo Rancan, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli.

(Giacomo Barducci)

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