Gli attuali organi amministrativi dei Consorzi di bonifica sono al centro di un’interrogazione del consigliere Stefano Bargi (Ln) che chiede alla Giunta regionale se non ritenga “gravissimo” il loro comportamento, soprattutto alla luce della recente riforma legislativa regionale che, “a differenza di altre Regioni, ha mantenuto in capo ai Consorzi dell’Emilia-Romagna un ridotto, mal riposto, ma ancora esistente, grado di autogoverno”.
Bargi ricorda che gli statuti degli 8 Consorzi di bonifica furono approvati dalla Regione entro il settembre 2010, in modo da consentire la piena operatività dei nuovi Consorzi e la celebrazione delle elezioni, che avvenne nel dicembre 2010. Da allora, evidenzia il consigliere, sono trascorsi quasi cinque anni e il mandato degli organi eletti scadrà il prossimo dicembre, per cui dovrebbe essere prossima l’indizione di una nuova tornata elettorale che coinvolgerebbe, “almeno in teoria, più di un milione e mezzo di utenti”.
“Appare quindi strano che tutto taccia” sul fronte delle elezioni – stigmatizza Bargi- e che “nessuna notizia sia tempestivamente pervenuta agli utenti da parte dei Consorzi e ancor meno alle organizzazioni di categoria, che, secondo la recente riforma elettorale, dovrebbero avere un ruolo fondamentale nell’assicurare la presentazione di una pluralità di liste tali da assicurare la sperata ampia partecipazione al voto. Se poi si considera- aggiunge- la grande novità del voto telematico, l’assenza di qualsiasi informazione all’utenza appare anomala”.
E anche il tentativo di conoscere le modalità di esercizio del diritto di voto in forma telematica sul Regolamento consortile, consultando la sezione “amministrazione trasparente” dei siti istituzionali degli otto enti pubblici, sarebbe fallito: “Si è infatti dovuto constatare- denuncia il consigliere- che, allo stato attuale, il provvedimento non è stato adottato da nessuno degli otto Consorzi, sebbene il termine sia scaduto già da tre anni”.
Bargi pensa quindi che “questo grave comportamento degli attuali organi consortili” sia “preordinato e diretto al sabotaggio del regolare svolgimento” delle elezioni, “con grave danno dei consorziati e in particolare di quelli urbani che ne costituiscono l’assoluta maggioranza”.
L’esponente Ln chiede quindi alla Giunta quali urgenti azioni intenda adottare per l’introduzione del voto telematico per l’elezione dei nuovi consigli di amministrazione, se, a tal fine, “non ritenga di nominare un Commissario ad Acta, come prevede in questi casi la normativa vigente”, se “non consideri opportuno che la Regione, in occasione di questa prima tornata elettorale dopo la riforma, svolga un ruolo attivo, fornendo precise garanzie sulla par condicio di tutti gli utenti e delle organizzazioni che li rappresentano circa l’immediata disponibilità delle informazioni e dei dati utili alla presentazione del maggior numero di liste”, nonché “per la facilitazione di qualunque adempimento si rendesse necessario, come già avvenuto nella Regione Veneto”.
Bargi vuole infine sapere quali strumenti intende predisporre la Giunta “per garantire la massima partecipazione democratica e se non ritenga urgente fissare un quorum elettorale per la validità delle elezioni consortili riferito esclusivamente al numero di votanti e non già alla consistenza delle loro proprietà immobiliari”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(ac)