Scuola giovani e cultura

Cesena. Montalti (Pd): valorizzare Casa della strage di Tavolicci, importante “Luogo della Memoria”/ foto

La consigliera ricorda come sia stato presentato un progetto per il restauro della Casa di 96.000 euro e chiede alla Regione di valorizzare il valore storico di quel luogo

Tavolicci, piccola frazione di montagna del Comune di Verghereto, nel cesenate, è un importante “Luogo della Memoria” in cui si consumò, durante la Seconda Guerra Mondiale, uno dei più tragici eccidi nazi-fascisti avvenuti in Romagna. Lo ricorda Lia Montalti (Pd) in un’interrogazione presentata in Regione nella quale chiede alla Regione con quali modalità intenda valorizzare e mantenere viva, insieme alle associazioni locali e ai Comuni del territorio, la memoria e il grande valore storico e morale rappresentato dalla Casa della strage di Tavolicci come luogo della memoria di importanza non solo locale ma anche regionale.

Ogni anno, nel mese di luglio – si legge nell’atto ispettivo – vengono organizzate svariate iniziative per la commemorazione della strage di Tavolicci di Verghereto, perpetrata il 22 luglio 1944, in cui vennero uccise 64 persone, di cui 19 bambini di età inferiore ai 10 anni, e per la strage del Carnaio di Bagno di Romagna, commessa tre giorni dopo, il 25 luglio, in cui vennero uccise 26 persone.

La Casa della strage di Tavolicci – scrive la consigliera – necessita di interventi strutturali, tanto che, nei mesi scorsi, l’Unione dei Comuni territorialmente competente ha presentato un progetto per il restauro per una spesa complessiva di 96.000 euro. Inoltre, attorno alla Casa ci sono sentieri, legati alla tragica vicenda del 1944, che l’Associazione per la Casa di Tavolicci vorrebbe recuperare, rendendoli più facilmente fruibili.

Da qui l’iniziativa di Montalti, che invita l’esecutivo regionale, dando applicazione alla legge regionale sulla Memoria del Novecento, a intervenire affinché “Tavolicci e il Carnaio, che per la comunità locale e il territorio regionale sono Luoghi della Memoria, vengano conservati e fatti conoscere per non perdere mai la memoria delle stragi perpetuate, delle vittime innocenti e delle violenze frutto della dittatura nazifascista nonché la memoria della lotta partigiana e della Resistenza, che in quei luoghi vide tanti uomini e tante donne battersi per la libertà”.

(Luca Govoni)

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