“Come l’acqua. Le donne (in)visibili dell’Iran” è una mostra con la quale l’Assemblea legislativa ha scelto di dare spazio e voce ai volti delle donne iraniane in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che ricorre il 25 novembre. L’esposizione, a cura di Ali Asghar Kalantar, coordinata da Laura Sassi e Fabrizio Fontanelli per l’edizione italiana, è stata inaugurata mercoledì 23 novembre nella sede di viale Aldo Moro 50 a Bologna e sarà visitabile fino a venerdì 2 dicembre.
Ali Asghar Kalantar è il curatore in Iran di questo grande progetto composto da oltre 100 fotografie scattate da donne iraniane che raccontano in modo personale e non istituzionale la condizione della donna in quel Paese. Nella mostra allestita in Assemblea sono esposti circa 60 scatti che invitano a una riflessione sulla battaglia che le donne iraniane stanno combattendo per la loro indipendenza e libertà.
La consigliera Marilena Pillati ha sottolineato: “Si tratta di una mostra significativa e siamo onorati di ospitare in Assemblea un’iniziativa che porta l’attenzione sulla situazione delle donne iraniane. Insieme al convegno in programma il 3 dicembre vogliamo rimarcare come la violenza, in tutte le sue forme, debba essere condannata e vogliamo unire le tante voci che nel mondo si sono levate per sostenere le donne iraniane, private della libertà. Come Assemblea, unitamente ai centri antiviolenza siamo sempre impegnati per promuovere una cultura di parità e di contrasto alla violenza”.
Il consigliere Federico Alessandro Amico ha aggiunto: “Le donne iraniane non sono solo il soggetto di questa mostra ma coi loro scatti propongono uno sguardo sulle loro vite in Iran. In accordo con la presidente dell’Assemblea Emma Petitti lasceremo un attestato alle donne protagoniste della mostra, a dimostrazione della nostra vicinanza nella loro battaglia contro il regime. Queste donne chiedono libertà e l’affermazione di diritti civili”.
“Le foto esposte -ha spiegato il curatore Fabrizio Fontanelli- sono solo una parte del progetto. Raccontano come vivono le donne in Iran attraverso visioni diverse di un problema comune. Con alcune delle autrici abbiamo perso completamente i contatti. La situazione in Iran è drammatica e dobbiamo tutti renderci partecipi di ciò che sta accadendo”.
All’inaugurazione ha preso parte la classe 5 L del liceo scientifico Copernico di Bologna accompagnata dall’insegnante Silvia Strazzari. “Auspico che questa iniziativa sia occasione di stimolo e riflessione per le ragazze e i ragazzi delle scuole, abbiamo bisogno della loro visione”, ha evidenziato Amico.
Erano inoltre presenti i consiglieri: Gianni Bessi, Francesca Maletti, Francesca Marchetti, Marcella Zappaterra, Roberta Mori, Stefania Bondavalli, Pasquale Gerace, Silvia Piccinini, Nadia Rossi, Manuela Rontini, Luca Sabattini, Palma Costi, Stefano Caliandro, Antonio Mumolo.
La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, con ingresso libero e nel rispetto delle normative anti Covid vigenti. Info: gabinettopresidenteal@regione.emilia-romagna.it oppure tel. 051.5275768-5826.
A conclusione della mostra, sabato 3 dicembre alle 10, nella sala polivalente Guido Fanti (viale Moro 50), è previsto un convegno dal titolo “La storia mutevole e vigorosa della donna in Iran”, una conversazione aperta che affronta il ruolo della donna in Iran dai primi del Novecento ai giorni nostri, con tutte le sue complessità. Dopo i saluti della presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti, interverranno: Federico Alessandro Amico (presidente della commissione Parità); Faezeh Mardani (dipartimento di Storia culture civiltà – Lingua e letteratura persiana Università di Bologna), Jonathan Ferramola (giornalista). Coordina May Bulletti. Al termine si terrà la visita guidata alla mostra alla presenza delle artiste fotografe.
Venerdì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la torre della Regione al tramonto si illuminerà di arancione come simbolo di un futuro senza violenza.
(Lucia Paci)