“Vietare ai venditori di prodotti alimentari l’esposizione dei prodotti all’inquinamento atmosferico, come stabilisce la sentenza della Cassazione 6108/2014”, avviando “una serie di controlli sistematici delle attività sul territorio, aprendo un tavolo con il Comune di Bologna e le forze dell’ordine”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Galeazzo Bignami (Fi).
“La Cassazione, rifacendosi alla normativa nazionale- sottolinea il consigliere- ha affermato che la messa in commercio di frutta all’aperto, esposta agli agenti inquinanti, costituisce una violazione all’obbligo di assicurare l’idonea conservazione delle sostanze alimentari e al rispetto dell’osservanza di disposizioni specifiche volte ad assicurare al consumatore le garanzie igieniche”.
“La normativa- aggiunge Bignami- deve avere una applicazione trasversale e ugualitaria, ma è evidente che vi sono numerose attività dedite alla vendita di prodotti ortofrutticoli gestite da extracomunitari che espongono i loro prodotti esternamente al negozio, portandoli costantemente al contatto con smog, polveri sottili e sostanze nocive di tutti i tipi”.
“La conservazione degli alimenti in una cattiva condizione- conclude- è ritenuto un illecito, configurato come un reato di danno: nei grossi agglomerati urbani l’esposizione residenziale di prodotti alimentari all’inquinamento atmosferico comporta un aumento del rischio del tumore polmonare, senza escludere possibili interrelazioni tra leucemia infantile e inquinamento da traffico”.
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(cr)