La Regione faccia chiarezza sul progetto di costruzione di un nuovo ipermercato da 10mila metri quadrati ad Anzola dell’Emilia, nel bolognese.
Lo chiede Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia, in un’interrogazione nella quale vuole sapere dalla giunta se il progetto preveda una procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale) e se sia stata rispettata, ma anche come la Regione “intenda interloquire con l’Amministrazione comunale di Anzola dell’Emilia al fine di rivedere il progetto nel rispetto degli interessi dei residenti e commercianti locali nonché della L.R. n. 24/2017 (tutela e uso del territorio)”. La consigliera, inoltre, chiede se “gli oneri derivanti da questo eventuale intervento andranno pro quota nel fondo perequativo metropolitano e, nel caso, se saranno poi assegnati a opere nel comune di Anzola dell’Emilia; se sia stato richiesto un parere all’Unione dei Comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia; infine, come si sono espresse le associazioni sindacali e le categorie produttive”.
Nel raggio di pochi chilometri l’offerta alimentare è già garantita da altri cinque supermercati, ricorda Evangelisti. Ma, continua la capogruppo, il sindaco di Anzola ha affermato che il progetto del supermercato prevede parcheggi, alloggi e parco ed è stato approvato in Consiglio comunale, dopo la registrazione del parere favorevole di 500 tra cittadini e commercianti. Il primo cittadino, spiega Evangelisti, teme che se non si votasse la delibera finale si esporrebbero i “consiglieri che hanno già votato a favore a una richiesta di risarcimento milionaria da parte del soggetto attuatore”. A manifestare preoccupazione, però, continua la consigliera, sono stati gli associati di Confesercenti. Il nuovo centro commerciale, infatti, sorgerebbe vicino alle abitazioni, il progetto originario prevedeva un piccolo supermercato e tra Lavino e Anzola ci sono fabbriche vuote e fatiscenti con amianto che potrebbero essere riqualificate. Infine, “l’intervento comporterebbe un notevole consumo di suolo, a oggi destinato ad area verde, in antitesi con le nuove di indirizzo urbanistico regionali”.
(Gianfranco Salvatori)