La legge sullo ‘sviluppo del commercio equo e solidale in Emilia-Romagna’ (26/2009) è al centro di un’interrogazione di Galeazzo Bignami (Fi), che chiede alla Giunta se la limitata presenza in regione di soggetti riconosciuti, che partecipino ai vari bandi di finanziamento, sia dovuta a una carenza di comunicazione o a altri fattori che precludono la conoscenza delle opportunità previste dalla norma un più ampio ventaglio di soggetti. La legge, infatti, prevede due tipi di finanziamento, il primo “per investimenti funzionali all’espletamento delle attività” e per il loro avvio, il secondo “per progetti di promozione delle giornate del commercio equo e solidale”, tuttavia – evidenzia il consigliere – dal 2011 al 2016, con esclusione del solo 2014, solo un progetto all’anno si è presentato nei termini ed è stato valutato idoneo, sempre con il medesimo soggetto presentatore in qualità di capofila di altri soggetti che risultano sempre i medesimi. Solo nel 2014 – aggiunge – i progetti sono stati due, di cui uno finanziato al 100% e l’altro non finanziato. Dalle verifiche condotte, inoltre, – si legge nel testo – non è stato possibile individuare il portale web regionale con tutte le informazioni sull’argomento, che la Regione avrebbe dovuto promuovere, insieme ad altre iniziativa. Nella legge – rileva il consigliere – si esplicita anche che “le competenti strutture di Assemblea e Giunta, raccordandosi tra loro, hanno il compito di valutare l’impatto che le iniziative assunte hanno avuto sull’andamento dei prodotti del commercio equo e solidale”. Bignami vuole quindi sapere, sulla base delle valutazioni svolte, quale sia stata la partecipazione dei cittadini alle iniziative e quale il loro effetto sull’andamento dei consumi di questi prodotti e domanda quale sviluppo abbiano avuto le iniziative di sensibilizzazione che avrebbe dovuto promuovere la Regione, in particolare nelle scuole.
Altre richieste: se sia stato realizzato il portale web regionale; quale sia la strategia per cui si è scelto di finanziare al 100% i progetti per la “Giornata regionale del commercio equo e solidale”; per quale motivo nel 2014 non si sia scelto di distribuire le risorse su entrambi i progetti; quale sia la ragione per cui è stato incrementato il contributo per la “Giornata regionale del commercio equo e solidale”, passato dagli 80.000 euro degli anni 2011 e 2012 ai 120.000 degli anni successivi.
Bignami chiede, infine, quali siano i criteri utilizzati dalla Regione per determinare la disponibilità finanziaria annua per questi progetti e invita la Giunta, a fronte degli ingenti contributi pubblici erogati, ad acquisire le fatture che comprovino le spese sostenute per queste attività.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)
(Antonella Celletti)