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Commercio. Galli (Fi): Accordo Ue-Mercosur sbilanciato, a rischio nostri prodotti regionali e comparto saccarifero

Il consigliere denuncia a favore dei paesi sudamericani la rimozione immediata dei dazi Ue, mentre i “nostri prodotti sarebbero liberalizzati in un decennio sui loro mercati”. Piantagioni di canna da zucchero a tappeto nelle foreste amazzoniche minaccia 4.000 aziende saccarifere della regione.

Ortaggi, Frutta, Pane, Pasta
Andrea Galli (Fi)

L’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e le nazioni sudamericane riunite nel Mercosur è al centro di un’interrogazione di Andrea Galli (Forza Italia). Secondo il consigliere l’accordo, sottoscritto a fine giugno 2019, potrebbe arrecare “un ulteriore impoverimento dell’attività delle nostre campagne, già messe a dura prova dalle normative attualmente in vigore”.

“L’accordo commerciale Mercosur risulterebbe molto sbilanciato a danno dell’intera agricoltura europea, anche perché i problemi si riscontrano su più fronti”, scrive Galli che riporta nell’atto le parole del presidente di Confagricoltura secondo il quale “riso, agrumi, zucchero, pollame e carne bovina sarebbero le nostre produzioni più esposte alla concorrenza dei paesi sudamericani in quanto le concessioni accordate dalla Commissione e, in particolare, l’aver portato i dazi a zero per l’importazione annuale di quantitativi molto elevati di merce, finirebbero per squilibrare il mercato dell’Unione”. “Un altro aspetto critico dell’accordo”, sottolinea Galli, “riguarda le modalità della liberalizzazione del mercato del Mercosur ai prodotti Ue che sarebbe diluita su un periodo di almeno dieci anni che si scontra con l’abbattimento immediato dei dazi europei sulle merci sudamericane e genera una disparità assolutamente ingiustificata“.

Non solo, secondo Galli, anche le associazioni ambientaliste tra cui Greenpeace avrebbero duramente condannato l’accordo perché porterebbe alla “completa devastazione della foresta amazzonica” visto che “le imprese sudamericane, per soddisfare una domanda estera rappresentata da 500 milioni di consumatori europei, distruggeranno a velocità forsennata le aree naturali protette per sostituirle con piantagioni di canna da zucchero. Al processo di deforestazione amazzonica – prosegue Galli – potranno anche unirsi i grandi gruppi industriali europei”. L’azzurro fa quindi presente che il “comparto saccarifero che vede la nostra regione ai primi posti con oltre 4.000 aziende agricole e vari zuccherifici, già fortemente in crisi, verrebbe messo ancora più in crisi da questo accordo che di fatto favorisce grandi aziende multinazionali extra europee” e chiede se la Regione intenda farsi portatrice dell’istanza. 

Infine, il consigliere chiede se sia possibile “attivarsi a livello nazionale ed europeo per tutelare i prodotti tipici della nostra regione – non solo lo zucchero- che verrebbero colpiti dalla concorrenza dei paesi sud americani su cui non graveranno più i dazi come in precedenza”. 

(Francesca Mezzadri)

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