Imprese lavoro e turismo

Commercio. Stop alla chiusura dei piccoli negozi, la Lega Nord chiede modifica alla legge

La proposta del Carroccio è quella di far pagare un “contributo” ai nuovi grandi insediamenti produttivi destinato alla riqualificazione delle aree urbane

Porre un freno alla chiusura dei piccoli negozi che ha causato la desertificazione commerciale in molte aree delle città emiliano romagnole. Con questo obiettivo la Lega Nord, con Stefano Bargi primo firmatario, propone una modifica all’attuale normativa regionale sul commercio chiedendo proprio ai nuovi grandi insediamenti produttivi -sempre in crescita sul territorio emiliano romagnolo- di stanziare un “fondo” per ogni nuova apertura o ampliamento per la riqualificazione e il riuso delle aree urbane a rischio. Il “contributo” sarebbe di 40,00 euro a metro quadro per ogni modifica di sede, mentre salirebbe a 50,00 euro per ogni nuova realizzazione.

I consiglieri forniscono alcuni dati: “Gli insediamenti della grande distribuzione in Emilia-Romagna avrebbero toccato una quota di mercato di oltre il 60%, sia per quanto riguarda le grandi strutture alimentari (+14% tra il 2007 e il 2014) e, soprattutto, per il settore non alimentare (+ 52%),” spiegano. “Diversamente, i piccoli negozi continuano a chiudere i battenti: quasi 2.000 imprese in meno tra il 2011 e il 2016, con una quota di mercato diminuita del 14% negli ultimi 15 anni”.

Un trend negativo “anche per le principali associazioni di categoria della Regione”, aggiunge la Lega che, inoltre, sottolinea come l’attuale fase transitoria prima della nuova disciplina urbanistica stia provocando “un’accelerazione nel progettare nuovi grandi insediamenti a svantaggio del contenimento dell’uso del suolo, della tutela dell’ambiente e della qualità del territorio e della sua potenzialità turistica”.

I consiglieri riportano anche gli esempi della Francia e della Regione Liguria che prevedono oneri o fondi a carico di chi realizza o amplia grandi insediamenti commerciali. “Si tratta di modifiche alla normativa sul commercio necessarie per applicare concretamente i principi di riqualificazione e riuso delle aree urbane” aggiungono.

(Francesca Mezzadri)

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