Governo locale e legalità

COMUNI, FUSIONI. VIA LIBERA IN COMMISSIONE ALLA PROPOSTA DI MODIFICA DELLA LEGGE REGIONALE

Foti (Fdi-An): “Introdurre un quorum per i referendum consultivi”. Bignami (Fi) e Marchetti (Ln): “Prevedere una maggioranza qualificata per il voto da parte dei consigli comunali”. Sabattini (Pd), Bertani (M5s) e Delmonte (Ln): “Rivedere le norme sulla ridelimitazione degli ambiti ottimali”

Via libera in commissione Bilancio, affari generali e affari istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, al progetto di legge “Norme di promozione dei percorsi associativi: ambiti ottimali, Unioni, fusioni e incorporazioni di Comuni”, di cui è relatore Igor Taruffi (Sel) per la maggioranza e Daniele Marchetti (Ln) per la minoranza. Hanno votato a favore dell’articolato della proposta legislativa i gruppi Pd e Sel, mentre hanno espresso voto contrario i gruppi Ln, M5s, Fi e Fdi-An.

Al disegno di legge regionale, che si propone di agevolare i processi associativi dei Comuni introducendo norme di semplificazione e colmando vuoti normativi nella legislazione regionale, sono stati presentati undici emendamenti e tre subemendamenti da Tommaso Foti (Fdi-An) e un emendamento sottoscritto dal relatore Taruffi (Sel). Sono stati approvati un emendamento a firma Foti e quello a firma Taruffi, entrambi in materia di fusione per incorporazione di Comuni. Il primo, prevede, in caso di svolgimento del referendum consultivo per avviare il processo di fusione per incorporazione fra Comuni, che “le operazioni di scrutinio avvengano immediatamente al termine delle operazioni di voto e la proclamazione dei risultati avvenga entro dieci giorni dalla consultazione referendaria”. Il secondo, dispone che, a fronte dell’esito del referendum, “i consigli comunali debbano deliberare entro 30 giorni se procedere o meno all’approvazione dell’istanza di fusione alla Giunta regionale”.

In merito ai criteri di valutazione del voto referendario, uno degli aspetti più controversi della proposta di legge, Foti ha sollecitato i relatori “a introdurre un quorum per i referendum, elemento dirimente che metterebbe al riparo l’Assemblea legislativa dalle ricorrenti disquisizioni sull’interpretazione dell’esito referendario”. Galeazzo Bignami (Fi) e Daniele Marchetti (Ln) hanno sollecitato “la previsione di una maggioranza qualificata per il voto da parte dei consigli comunali chiamati a pronunciarsi sulla prosecuzione o meno del processo di fusione dopo il voto contrario dei cittadini al referendum”. Il capogruppo di Fi ha suggerito di introdurre “una maggioranza qualificata del 75% dei consiglieri comunali”, mentre il consigliere leghista ha ribadito come, al di là delle percentuali, “l’obiettivo sia di tutelare al massimo livello la volontà popolare”.

Riguardo alla ridelimitazione degli ambiti ottimali al fine della loro coincidenza con le Unioni di comuni nel caso di fusione di Comuni appartenenti a tale Unione, Luca Sabattini (Pd), Andrea Bertani (M5s) e Gabriele Delmonte (Ln) hanno invitato i relatori a “riformulare la norma per evitare che una stesura non chiara dell’articolo possa portare a penalizzazioni nell’erogazione dei contributi”.

(Luca Govoni)

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