Il tema delle autorizzazioni e delle concessioni in materia di acquacoltura, cioè la coltivazione controllata di organismi acquatici (piscicoltura, molluschicoltura, crostaceicoltura e alghicoltura), è oggetto di un’interrogazione presentata in Regione da Andrea Bertani (M5s). Il consigliere chiede alla Giunta quale sia lo stato delle autorizzazioni all’esercizio di impianti di acquacoltura in mare lungo la costa emiliano-romagnola e quali misure di semplificazione burocratico-amministrativa si intendano adottare relativamente al rinnovo delle concessioni o al rilascio di nuove dopo l’approvazione delle recenti norme nazionali.
Un recente decreto ministeriale, – riporta il consigliere – che interviene in materia di disciplina per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio di impianti di acquacoltura in mare posti a una distanza superiore a un chilometro dalla costa, dispone che l’autorizzazione debba essere richiesta in caso di eventuali modifiche strutturali dell’impianto o della tipologia di specie allevata e decada nel caso di scadenza della concessione demaniale marittima relativa all’impianto. Le nuove norme, però, – evidenzia il pentastellato – comportano procedure di richiesta e di rilascio delle autorizzazioni che aggravano la burocrazia sia a carico delle Regioni e degli altri enti interessati sia a carico degli operatori del settore.
Da qui l’iniziativa di Bertani, che chiede all’esecutivo regionale anche “l’elenco completo delle concessioni sia al di sotto sia al di sopra del chilometro dalla costa, nonché di quelle a metà, con tanto di trasposizione grafica su carta tecnica in scala adeguata, la visualizzazione delle concessioni e le indicazioni della vigenza e scadenza temporale”. Domanda, infine, “se sia stata compiuta una stima dell’impatto delle nuove norme al fine di semplificare al massimo gli adempimenti a carico degli operatori del settore”.
(Luca Govoni)