COMUNICATO
Parità, diritti e partecipazione

Adolescenti. Garavini: “Carenze nella comprensione dei problemi, dobbiamo imparare ad ascoltare”/ foto

La Garante è intervenuta all’incontro a Bologna sul nuovo piano regionale pluriennale per l’adolescenza: “In programma l’attivazione di consulte: spazi di confronto dedicati ai ragazzi, alle diverse realtà territoriali, a tutti i gruppi sociali, ai differenti ambienti di vita”

“Dobbiamo imparare, come adulti, ad ascoltare le persone di minore età: i ragazzi hanno il diritto a essere ascoltati ed è nostro dovere ascoltarli”. La Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Clede Maria Garavini, ha parlato di “carenze nell’ascolto e nella comprensione dei problemi degli adolescenti” alla giornata di approfondimento sulle politiche regionali rivolte ai giovani. A questo incontro, che si è tenuto in mattinata a Bologna nella sala Guido Fanti dell’Assemblea legislativa, sono stati illustrati gli obiettivi del nuovo piano regionale pluriennale per l’adolescenza.

Per la Garante il nuovo piano “va nella direzione giusta”. Si tratta, ha aggiunto, di un provvedimento “attento a valorizzare le specificità e le potenzialità di ciascun attore coinvolto in questo delicato processo”. L’adolescenza, ha infatti spiegato Garavini, “è connotata da fragilità: le istituzioni hanno il dovere di supportare la crescita, favorire il benessere dei ragazzi e prevenire le patologie”. In questo processo, ha ribadito, “assumono un ruolo centrale i servizi sociali, educativi, formativi e sanitari, affiancati da altri soggetti altrettanto importanti, come le organizzazioni e le associazioni del volontariato”.

Per la Garante “è necessario attivare più canali d’ascolto, perché dobbiamo domandarci se le risposte siano adeguate rispetto alle esigenze degli adolescenti di oggi”. Ha poi riferito, sul merito, che “è in programma, per il prossimo anno, la costituzione di consulte: spazi di confronto dedicati ai ragazzi, alle diverse realtà territoriali, a tutti i gruppi sociali, ai differenti ambienti di vita”.

(Cristian Casali)

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