Un segnale di unità, e una foto ricordo a testimoniarlo, per la riapertura dell’aeroporto Luigi Ridolfi di Forlì, a prescindere dal “colore politico”. Partito democratico e Lega, che avevano presentato entrambi una risoluzione sull’argomento, hanno trovato un accordo nella Commissione Territorio presieduta da Manuela Rontini. Voto unanime ai due atti d’indirizzo dai due gruppi e da Fabio Callori (Fratelli d’Italia), con quello del Carroccio che è però stato emendato dal Pd nel primo impegno alla Giunta.
L’emendamento alla risoluzione Lega. L’emendamento, promosso da Paolo Zoffoli (primo firmatario della risoluzione dem), ha sostituito il primo impegno del documento leghista presentato da Massimiliano Pompignoli (siglato inoltre da Daniele Marchetti e Andrea Liverani), quello per mobilitare la Giunta “ad attivarsi con ogni strumento a propria disposizione per consentire, entro la primavera 2020, la riapertura dell’aeroporto Luigi Ridolfi di Forlì, anche attraverso lo stanziamento, nel prossimo bilancio di previsione, di risorse regionali sufficienti a garantire la piena operatività dello scalo”. Il nuovo punto, sostituito dall’emendamento Zoffoli, intende invece impegnare l’esecutivo ad “attivarsi con ogni strumento a propria disposizione anche attraverso i competenti organismi della Commissione europea per consentire la riapertura dell’aeroporto Luigi Ridolfi di Forlì”. Gli altri due impegni della risoluzione leghista rimangono invariati: “Sollecitare il Governo affinché proceda alla sottoscrizione del decreto interministeriale funzionale alla programmazione dei voli per la prossima primavera e per inserire, nella prossima legge di bilancio, le risorse finanziarie indispensabili a rendere operativa l’istruttoria tecnica che consentirà all’aeroporto di Forlì di rientrare nell’elenco degli scali di rilevanza nazionale”.
L’atto di indirizzo dem. La risoluzione dem, sottoscritta anche da Valentina Ravaioli, Lia Montalti e Stefano Caliandro, invita tutti gli attori istituzionali a mobilitarsi per una riapertura dello scalo entro la primavera 2020, attivandosi presso i competenti organismi della Commissione Europea per la richiesta di autorizzazione per gli aiuti di Stato. Altro obiettivo quello di prevedere nel bilancio regionale le risorse per gli interventi necessari, chiedendo al governo sia un impegno analogo sul bilancio statale sia la sottoscrizione del decreto interministeriale, funzionale alla programmazione dei voli per la prossima primavera.
Il dibattito in aula. Il primo a parlare è stato Pompignoli, che ha ricordato le vicissitudini dello scalo di Forlì, fermo dal 2013, e per il quale, dallo scorso dicembre, è stata siglata la convenzione tra Enac e Fa srl, società che gestirà l’aeroporto. “Il nostro intento è far in modo che il Ridolfi possa entrare nell’elenco degli aeroporti di rilevanza nazionale e che la Giunta si attivi per stanziare nel prossimo bilancio di previsione le giuste risorse per renderlo operativo”. Pompignoli ha poi chiesto all’assessore Raffaele Donini, che ha partecipato alla seduta, un chiarimento sulla questione degli aiuti di Stato e sul meccanismo attraverso il quale questi vengono erogati.
Protagonista del dibattito anche il dem Zoffoli che, rivolgendosi direttamente al Carroccio, ha posto l’attenzione sulla necessità di una coesione politica, soprattutto su un tema così importante, “per dare un segnale forte e chiaro al territorio”. “Il primo blocco di impegni della risoluzione Pompignoli non è condivisibile, perché la Regione andrebbe a scontrarsi con determinati regolamenti europei”. Una divergenza di vedute alla quale ha risposto l’esponente leghista: “Ho dato la disponibilità a togliere dalla mia risoluzione il simbolo della Lega e a lasciare solamente i nomi dei firmatari, rendendomi anche favorevole a eventuali emendamenti. Voterò comunque l’atto del Pd per dare un sostegno univoco al territorio”.
Spazio poi all’assessore Raffaele Donini: “Due gli impegni che abbiamo assunto oggi, da un lato il dialogo con il Governo per inserire l’aeroporto di Forlì nell’elenco degli scali di rilevanza nazionale e, dall’altro, il finanziamento della priorità infrastrutturale del Ridolfi, ovvero l’allungamento della pista. Non possiamo impegnarci in merito alla previsione di bilancio, contenuta nell’atto d’indirizzo leghista. Sul fronte della richiesta degli aiuti di Stato in Europa, la procedura è molto complessa e ne stiamo già parlando con Bruxelles”.
Breve scambio di battute, in seguito, tra Zoffoli e Pompignoli: il primo ha domandato, senza successo, al secondo di ritirare entrambe le risoluzioni e chiedere alla presidente Rontini di essere la prima firmataria di un ulteriore atto d’indirizzo congiunto da portare nella prossima Commissione. Infine l’accordo sull’emendamento, anche grazie all’appello all’unità di Rontini, e le parole di Valentina Ravaioli: “Una soluzione congiunta è sicuramente la scelta più ragionevole e utile per tutti”.
(Nicoletta Pettinari)