La Regione dica “se siano stati conclusi e siano quindi in essere formali accordi, di natura verbale o scritta, tra Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma e SOGEAP per procedere a realizzare l’allungamento della pista dell’aeroporto a 2.600 metri”.
A rivolgersi alla giunta con un’interrogazione è Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde, che vuole anche sapere “se e in quale misura ENAC (l’ente proponente del piano di sviluppo dell’Aeroporto Verdi di Parma) abbia fornito gli approfondimenti progettuali ed ambientali richiesti e tutte le misure di compensazione/mitigazione che è tenuto a presentare in sede di Conferenza dei Servizi per l’approvazione del Masterplan”. Infine, la consigliera verde chiede “se e dove siano consultabili tali approfondimenti”.
La replica è arrivata dall’assessore a Infrastrutture e trasporti, Andrea Corsini, in commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Stefano Caliandro. Corsini ha risposto che il ministero dei Trasporti ha indetto una conferenza dei servizi, relativa al master plan dell’aeroporto Verdi “che prevede già la lunghezza della pista a 2.600 metri”. Inoltre, l’assessore ha fatto sapere che il progetto è stato messo a disposizione da Enac – per gli Enti coinvolti nella conferenza dei servizi – con un link dedicato che, però, non è pubblico.
Zamboni si è detta “parzialmente soddisfatta. Ormai dalla stampa si ottengono molti più dati di quanti non ne dia la giunta. Non ci sono ancora accordi tra Regione, Comune e Sogeap, e se ne parlerà dopo la conferenza dei servizi. Il fatto che i dati non siano pubblici impedisce a cittadini e comitati di conoscerli”.
La capogruppo Verde ha ricordato come, il 30 marzo, l’assessore ai Trasporti Andrea Corsini, disse che Comune, Regione e Sogeap (che gestisce lo scalo Giuseppe Verdi) “sono “perfettamente allineati e concordi sull’allungamento della pista a 2.600 metri” dell’aeroporto Verdi, concetto ripreso per iscritto sulla propria pagina Facebook”. Il sindaco di Parma, Michele Guerra, eletto il 26 giugno 2022, in campagna elettorale si è espresso contro lo sviluppo cargo-logistico dello scalo parmense e contro il consumo di suolo.
La capogruppo ha ripreso poi la risposta data dalla giunta a una sua interrogazione nell’ottobre 2021, quando l’assessore Corsini spiegò che gli “approfondimenti progettuali e ambientali richiesti e tutte le misure di compensazione/mitigazione che il proponente è tenuto a presentare in sede di Conferenza dei Servizi per l’approvazione del Masterplan rappresentano elementi necessari al fine del rilascio dell’intesa regionale”. Inoltre, nel Prit 2005 si legge che “ritiene importante valutare l’attrattività dell’area in termini di servizi per le aree produttive (business e cargo), e quindi sostenere le opportunità di un rafforzamento dell’aeroporto nell’ambito del settore cargo, courier e ecommerce …” e che il Verdi può svolgere nel lungo periodo (oltre il 2025) “il ruolo di riserva di capacità a servizio di aeroporti della Lombardia e dell’Emilia, soprattutto per determinati segmenti di traffico”.
(Gianfranco Salvatori)