COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

AEROPORTO RIMINI. PERPLESSITÁ SU AZIONI DI CO-MARKETING CON APT E CONTRIBUTI, SENSOLI (M5S) INTERROGA LA GIUNTA

AEROPORTO RIMINI. PERPLESSITÁ SU AZIONI DI CO-MARKETING CON APT E CONTRIBUTI, SENSOLI (M5S) INTERROGA LA GIUNTA

Il 29 settembre 2014, in seguito a un bando Enac, “la società Airiminum si è temporaneamente aggiudicata la concessione dell’aeroporto” di Rimini, “poi divenuta definitiva”. Lo ricorda la consigliera Raffaella Sensoli (M5s) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove sono citate alcune notizie: che il 12 febbraio 2015 il direttore dello scalo avrebbe dichiarato, tra l’altro, “noi non pagheremo le compagnie aeree”; che il successivo 1 aprile, “dopo numerosi rinvii”, lo scalo è stato riaperto; che notizie stampa segnalerebbero “una partecipazione dell’Apt (società partecipata dalla Regione Emilia-Romagna) in azioni di co-marketing con Airiminum rivolte a tour operator russi”.
In relazione a quest’ultima attività di co-marketing, Sensoli stigmatizza il fatto che l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, “non abbia rilasciato dichiarazioni pubbliche sull’entità del contributo concesso alla società e alle sue modalità di impiego”. Nella sezione dedicata al turismo “emiliaromagnaturismo.it” del portale della Regione, inoltre, nello spazio dedicato agli scali regionali, al momento della presentazione dell’interrogazione compariva “relativamente all’aeroporto Federico Fellini di Rimini la dicitura ‘temporaneamente chiuso’”.

La consigliera rileva anche che: Airiminum non avrebbe ancora pubblicato un adeguato piano industriale e di investimenti; che questa società “risulta a totale partecipazione privata e quindi le responsabilità economico-gestionali non possono e non devono coinvolgere le risorse finanziarie pubbliche”; che la precedente società di gestione dell’aeroporto era posseduta per il 51 per cento dal Comune e dalla Provincia di Rimini e che il suo fallimento “è verosimilmente imputabile anche alla mala gestione che i soci pubblici hanno esercitato negli anni”; che “la presunta azione di co-marketing che sposta circa 800.000 euro, da parte di Apt servizi, sembrerebbe messa in campo al solo scopo di avvantaggiare la società privata che gestisce lo scalo, in forte difficoltà”.

Sensoli chiede quindi alla Giunta se non ritenga opportuno “negare, in forma cautelativa, ogni forma di contributo e/o finanziamento, anche attraverso società partecipate, alla società Airiminum per evitare il ripetersi degli errori passati”, e se ravvisi la necessità di aggiornare il portale regionale, dando la massima visibilità all’aeroporto riminese, “senza pubblicizzare in modo improprio una società di gestione privata, tenuto conto che la sezione aeroporto di Rimini sembra la pagina web della società gestrice dell’aeroporto”.

(ac)

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