Garantire un’adeguata disponibilità finanziaria per lo sviluppo dell’Organizzazione comune di mercato dei prodotti ortofrutticoli; far promuovere al governo nazionale norme per l’ampliamento dell’operatività delle Organizzazioni inter professionali e richiedere una verifica dei risultati delle iniziative in corso d’opera in Italia sull’educazione alimentare. Impegni che i consiglieri del Partito democratico Mirco Bagnari e Luciana Serri chiedono di assumere alla Giunta ricordando, nella risoluzione presentata questa mattina, come il comparto ortofrutticolo dell’Emilia-Romagna sia tra i più avanzati e professionali del Bel Paese.
“La nostra regione- scrivono i democratici- sconta problemi strutturali di un mercato globale che si trova a fare i conti da un lato con nuove dinamiche commerciali e dall’altro con cambiamenti climatici che stanno interessando l’area mediterranea causa di sovrapposizioni dei calendari di maturazione e conseguente crisi di prezzi”. Criticità che hanno portato in una decade (dal 2007 al 2016) alla perdita del 21 per cento delle superfici ortofrutticole con una diminuzione del raccolto del 10 per cento nel solo 2016, in riferimento al 2015. “Per uscire dall’attuale fase di criticità è quindi necessario un impegno- rimarcano i dem- da parte delle istituzioni a tutti i livelli e dell’intera filiera per l’avvio di politiche strutturali di medio e lungo periodo finalizzate all’incremento delle competitività delle imprese agricole, allo sviluppo dell’innovazione, al rafforzamento della coesione della filiera e al miglioramento e alla promozione della qualità”.
E con la risoluzione i consiglieri chiedono appunto alla Giunta di “sostenere, in tutte le sedi decisionali interregionali e nazionali, l’assoluta necessità di garantire, nella fase di negoziazione del bilancio dell’Unione europea di definizione della nuova Politica agricola comune post 2020, una adeguata disponibilità finanziaria per interventi destinati allo sviluppo dell’Organizzazione comune di mercato dei prodotti ortofrutticoli e di intervenire sul Governo per promuovere l’emanazione di norme finalizzate al consolidamento e all’ampliamento dell’operatività delle Organizzazioni inter professionali e la trasparenza dei mercati”.
Ultimo impegno riguarda la “puntuale verifica dei risultati delle iniziative attualmente in essere a livello nazionale in materia di promozione ed educazione alimentare che, se correttamente avviate, sono in grado di contrastare la riduzione dei consumi di prodotti frutticoli”.
(Andrea Perini)