COMUNICATO
Ambiente e territorio

Agricoltura Bologna. Bignami (Fi): “In appennino esasperati dalle devastazioni dei cinghiali”/ foto

Il consigliere azzurro, in un’interrogazione, chiede alla Regione di arginare il fenomeno e impedire l’abbandono dei campi da parte degli imprenditori locali

Una presenza di cinghiali “insostenibile” e i produttori agricoli dell’Appennino bolognese ormai “esasperati” di fronte agli attacchi alle colture e costretti a chiudere le loro aziende. A denunciare la situazione, che colpisce da tempo i comuni montani vicini al capoluogo, è il consigliere di Forza Italia Galeazzo Bignami. In un’interrogazione, l’azzurro chiede alla Giunta quali siano le iniziative messe in campo per arginare il fenomeno e impedire l’abbandono dei campi da parte degli imprenditori locali. L’associazione di rappresentanza della categoria ha segnalato infatti come, dal 2000 a oggi, in queste zone abbiano chiuso due aziende su tre: di 3.000 imprese agricole censite ne rimarrebbero in attività solo 1000.

“La situazione appare altamente critica e problematica- ha sottolineato Bignami- visto che i cinghiali, e in generale gli ungulati, mettono in difficoltà anche il settore dell’allevamento poiché sono responsabili della distruzione dei campi di foraggio, rendendo impossibile agli allevatori l’utilizzo del fieno aziendale”. Per non parlare poi, come si legge nell’atto ispettivo, delle “conseguenze sulla crescita degli incidenti stradali e sull’ecosistema”. Per questo il consigliere Fi invita la Giunta ad occuparsi dei danni causati dagli ungulati e chiede se siano state messe in programma azioni “anche di sostegno economico” per evitare che le imprese abbandonino l’Appennino e per sostenere l’imprenditoria agricola della montagna.

(Giulia Paltrinieri)

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