La delibera 79/2018 della Giunta regionale che ha parzialmente modificato il quadro normativo dei siti Natura 2000 in merito alla gestione delle aree interessate dalle attività agricole è oggetto di un’interrogazione presentata in Regione da Alan Fabbri (Ln).
I provvedimenti contenuti nella delibera 79/2018 – riporta il consigliere – impediscono agli agricoltori di alcune zone, quali ad esempio Ostellato e la Valle del Mezzano nel ferrarese, di tornare all’originaria attività agricola nei propri terreni classificati come Zone di protezione speciale (Zps) dell’ambiente e della natura dopo la scadenza del periodo di destinazione a finalità di conservazione naturalistica. II protrarsi di tali vincoli e misure di conservazione – rimarca il leghista – oltre il periodo fissato dal bando europeo e dopo la scadenza dei contributi economici europei per la parziale trasformazione del fondo agricolo in prato umido rappresenta una forte limitazione alla libertà imprenditoriale degli agricoltori, così come stabilito dalla sentenza 570/2014 del TAR dell’Emilia Romagna. Peraltro – evidenzia il capogruppo del Carroccio – la permanenza di tali vincoli è stata decisa solo su alcune aree ambientali e non su altre seppure confinanti, senza tenere conto della volontà né dei rilevanti interessi dei proprietari dei terreni in questione.
Da qui l’iniziativa di Fabbri, che chiede alla Giunta regionale “i motivi che stanno alla base dell’adozione della delibera 79/2018 e se si intenda rivedere il provvedimento alla luce dei rilevanti interessi economici e della libertà imprenditoriale messi a rischio dal provvedimento”.
(Luca Govoni)