L’Aula approva quasi all’unanimità (astenuto solo il Movimento 5 Stelle) una risoluzione a firma Partito Democratico a cui si è aggiunta la firma di un consigliere Lega Nord che punta a tutelare la filiera della carne e del latte biologico per scongiurare i danni economici alle aziende agricole biologiche e chiedere al governo, e più in specifico al ministro della Salute, di chiarire l’interpretazione della dicitura “caso per caso” contenuta nel regolamento della Commissione europea per le operazioni di taglio delle corna degli animali da allevamento.
Dai banchi Pd si è spiegato che “il cuore del problema è il modo in cui vengono gestiti i bovini da latte negli allevamenti” ma soprattutto, per quanto riguarda il taglio delle corna, “la difformità di applicazione con la normativa nazionale avrebbe creato una condizione di incertezza negli allevatori delle filiere biologiche legate alla carne, al latte bovino e alla produzione di pregiate dop, che, privi di autorizzazione alla cauterizzazione degli abbozzi corneali, rischiano di vedersi sospesa la certificazione di produzione con metodo biologico”.
Dunque, questa operazione, in base al regolamento europeo, dovrebbe essere valutata ‘caso per caso’ dal veterinario per ragioni di sicurezza, salute, benessere o igiene, ma, spiegano i consiglieri, l’espressione non dovrebbe essere intesa “animale per animale” ma “per gruppo omogeneo di animali, per tipologia di allevamento aziendale ovvero con riferimento alla specifica filiera della carne e del latte biologico”.
(Margherita Giacchi)