“Rivedere il metodo di calcolo standard del Deflusso minimo vitale (Dmv) e procedere a una riformulazione che consenta di porre maggiore attenzione alla specificità idrologica, morfologica e agroambientale dei diversi territori regionali, oltre che alle locali necessità di approvvigionamento idrico per l’agricoltura”. A chiederlo, in una interrogazione rivolta alla Giunta, sono Matteo Rancan (primo firmatario) e Fabio Rainieri, del Gruppo Lega Nord.
“Le derivazioni a scopo irriguo dei corsi d’acqua in Emilia-Romagna- rilevano i due consiglieri- sono subordinate al rispetto del Dmv, calcolato secondo il metodo standard, stabilito dall’Autorità di bacino del fiume Po: la Regione Emilia-Romagna non intende consentire deroghe al rispetto del Dmv, né sembra accorgersi che l’attuale metodologia di calcolo consente captazioni di quantità idriche al di sotto delle esigenze dell’agricoltura, penalizzando in tal modo il settore agroalimentare regionale”.
“La Regione Emilia-Romagna- sottolineano Rancan e Rainieri- in un momento di grave crisi economica come quello attuale che colpisce anche il settore agricolo, ha il dovere di tutelare, oltre che l’ambiente, anche l’economia del territorio e quindi le produzioni agricole e agroindustriali e il contesto sociale e occupazionale”.
(cr)


