Una situazione di squilibrio nella filiera di produzione e commercializzazione del latte crudo che vede gli allevatori in posizione di debolezza strutturale rispetto ai caseifici di trasformazione. La denuncia in un’interrogazione alla Giunta di Giancarlo Tagliaferri (Fdi).
Il consigliere fa presente nell’atto che “l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, su segnalazione del ministero delle Politiche Agricole, ha già avviato quattordici istruttorie nei confronti di caseifici acquirenti di latte crudo vaccino e ovi-caprino, con sede in Lombardia, Emilia-Romagna, Sardegna e Puglia, per verificare presunte pratiche sleali a danno dei propri allevatori”.
Fra le condotte contestate, Tagliaferri in particolare segnala possibili “violazioni per quanto riguarda la fornitura di latte fresco quali la totale assenza di contratti scritti, la mancata indicazione di elementi essenziali quali il prezzo o la quantità del latte, la durata dei contratti inferiore ad un anno, il ritardo nei pagamenti”. In un paio di casi, i caseifici avrebbero anche imposto la riduzione unilaterale e retroattiva del prezzo del latte per i mesi di marzo e aprile del 2020 dopo la crisi generata da Covid, a danno degli allevatori.
Da qui la richiesta del consigliere di capire come la Regione intenda agire in merito.


