COMUNICATO
Ambiente e territorio

RPT+++Agroalimentare. Risoluzione Pd: “Non stigmatizzare prodotti tipici senza corretta informazione”+++

I consiglieri dem si dicono contrari a ogni tipo di etichettatura “a semaforo”, che classifichi gli alimenti solo in base al mero contenuto in zuccheri o grassi: “Un approccio superficiale può creare inutili allarmismi e danneggiare il settore agroalimentare regionale”

No a ogni tipo di etichettatura “a semaforo”, che classifichi gli alimenti solo in base al mero contenuto in zuccheri o grassi, e a quelle generalizzazioni che stigmatizzano determinati prodotti alimentari a prescindere da una corretta informazione su frequenza e modalità di utilizzo. Lo chiede una risoluzione del Partito democratico, che invita la Giunta a promuovere campagne di educazione alimentare, a partire dalle scuole, per insegnare che i prodotti agroalimentari di qualità dell’Emilia-Romagna, se utilizzati in modo consapevole, possono far parte di una dieta sana ed equilibrata. L’atto di indirizzo,+++RPT [la cui prima firmataria è Nadia Rossi]+++, chiede di presidiare l’incontro dell’assemblea generale delle Nazioni Unite tra capi di stato e di governo del prossimo 27 settembre a New York, dove si affronterà l’argomento, attivandosi in tutte le sedi nazionali e internazionali per evitare la stigmatizzazione di prodotti alimentari di qualità e “non cadere in facili allarmismi”.

“La dieta mediterranea- si legge nella risoluzione – è riconosciuta come la più salutare anche dall’Oms. Ogni tipo di etichettatura ‘a semaforo’, basandosi semplicemente sul mero contenuto in zuccheri o grassi, può essere fuorviante se il consumo degli alimenti non viene contestualizzato con riferimento a frequenza e quantità”. Per i dem, un approccio superficiale al tema potrebbe danneggiare pesantemente il settore agroalimentare dell’Emilia-Romagna, “da sempre all’avanguardia nella qualità delle produzioni e a difesa della salute dei cittadini, con riconoscimenti a livello nazionale e internazionale”. I consiglieri Pd puntano il dito contro quella “criminalizzazione generica”, che non tiene conto delle modalità e dei disciplinari produttivi (come quelli delle 44 Dop e Igp dell’Emilia-Romagna) e che creerebbe “inutili allarmismi nella popolazione”, senza informare correttamente sul giusto apporto di nutrienti da inserire in una dieta equilibrata e sana. Per questo la risoluzione impegna la Giunta a promuovere definizioni puntuali di ciò che è individuato come contenuto eccessivo di grassi, sale o zuccheri, “specificando che l’uso saltuario e uno stile di vita equilibrato consente il consumo di alimenti, quali quelli caratterizzanti l’agroalimentare dell’Emilia-Romagna, ottenuti all’esito di processi produttivi basati su qualità e controlli”. I consiglieri Pd, inoltre, esprimono netta contrarietà a ogni tipo di etichettatura “a semaforo” che si basi semplicemente sul mero contenuto in zuccheri o grassi, a prescindere dalla corretta informazione sul giusto apporto di nutrienti da inserire in una dieta equilibrata e sana. La risoluzione invita anche a sostenere quei percorsi di innovazione avviati dal comparto agroalimentare regionale per migliorare le caratteristiche nutrizionali delle proprie produzioni nel rispetto delle tradizioni.

La risoluzione è a firma di Nadia Rossi, Luca Sabattini, Mirco Bagnari, Giorgio Pruccoli, Gianni Bessi, Barbara Lori, Fabrizio Benati, Marcella Zappaterra, Paolo Zoffoli, Manuela Rontini, Paolo Calvano, Stefano Caliandro, Francesca Marchetti, Massimo Iotti, Roberta Mori, Antonio Mumolo, Enrico Campedelli e Katia Tarasconi.

(Giulia Paltrinieri)

 

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