Il lisozima continui ad essere classificato come conservante, così da non sminuire il lavoro dei produttori del Parmigiano Reggiano. Lo chiede un’interrogazione presentata in Regione da Yuri Torri e Igor Taruffi (Sinistra Italiana) con Silvia Prodi (Misto), con l’obiettivo di tutelare chi, anche a fronte di maggiori spese, lavora per garantire prodotti di eccellenza. Il lisozima è un enzima presente all’interno delle uova, utilizzato principalmente come conservante nelle formaggi conservati, e nella lavorazione, ad esempio, del Grana Padano. Recentemente il Ministero della Salute ha deciso di cambiare la classificazione del Lisozima, che da “conservante” diventerebbe “coadiuvante”. “Questa decisione- fanno notare i consiglieri della sinistra- ha creato forti perplessità all’interno dei produttori di Parmigiano Reggiano (formaggio che non prevede, a differenza del Grana Padano, l’utilizzo del lisozima), visto che verrebbe meno l’obbligo di segnalare il conservante sulle etichette, mantenendo solo la dicitura del rischio allergico”.
Per Torri, Taruffi e Prodi “il venire meno di questa segnalazione potrebbe creare confusione nei consumatori anche a scapito della percezione della qualità del prodotto”. Per questo i consiglieri di Si e gruppo Misto chiedono alla giunta quali siano le iniziative da intraprendere per garantire che il Lisozima mantenga l’attuale classificazione di conservante, in modo da non sminuire il lavoro di quei produttori che, anche a fronte di maggiori spese, si impegnano a garantire prodotti di eccellenza come il Parmigiano Reggiano”.
(Paltrinieri Giulia)