Voto favorevole all’unanimità per la risoluzione che impegna la Giunta a tutelare l’aceto balsamico tradizionale di Modena Igp e in particolare per impedire la “decisione del governo sloveno di varare una norma secondo la quale qualsiasi miscela di aceto di vino con mosto concentrato si potrà chiamare, e vendere, come aceto balsamico”.
L’atto era stato presentato dai consiglieri Simone Pelloni e Stefano Bargi (Lega), mentre altri consiglieri hanno presentato due emendamenti (anch’essi votati all’unanimità). La risoluzione è stata votata in commissione Politiche economiche, presieduta da Manuela Rontini. Il disco verde è stato dato da Partito democratico, Lega, ER Coraggiosa, M5s, Lista Bonaccini, Rete Civica.
Pelloni, illustrando l’atto, ha sottolineato che l’aceto balsamico, che ha ottenuto l’Igp nel 2009, è garantito da un disciplinare che ne consente la produzione solo nelle province di Reggio Emilia e Modena. “Ora, invece – ha continuato Pelloni – si cerca di trasformare l’aceto balsamico in un prodotto standard e in contrasto con le norme Ue. La Slovenia vuole usare qualsiasi miscela di vino per fare l’aceto e chiamarlo balsamico. Questo è un settore, con l’indotto, il cui valore è stimato in un miliardo, dobbiamo salvaguardarlo. Il Governo italiano ha già avviato l’iter per la contestazione in Europa ma la norma è ancora al vaglio della Commissione europea”. È un’operazione, secondo il consigliere leghista, “illegittima, in quanto in contrasto con i regolamenti comunitari che tutelano Dop e Igp e disciplinano il sistema di etichettatura e informazione del consumatore”.
Secondo Luca Sabattini (Pd) “questa risoluzione vuole tutelare i tanti prodotti Dop dell’Emilia-Romagna, che rappresentato una parte importante della nostra economia. Lanciamo uno stimolo al Governo e ai parlamentari europei. Le istituzioni e la Ue vigilino e la regione si muova compatta sulla tutela dei prodotti di eccellenza”.
(Gianfranco Salvatori)