COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente. Assemblea contro la ‘plastic tax’, approvata risoluzione Pd: “Da rivedere anche la tassa sullo zucchero”

Respinte le risoluzioni sul tema di Lega, Fi e Fdi. Il centrodestra: “Il Pd invoca la svolta green e, mentre è al governo, demolisce un settore”

La Regione chieda al Governo di rivedere la plastic tax, che rischia di avere pesanti ricadute sulle imprese del settore, e incentivi invece i comportamenti virtuosi promossi dalla strategia regionale “plastic free”, condivisa sul territorio con le parti sociali su economia circolare e riconversione. È l’impegno preso dall’Assemblea legislativa, che ha votato la risoluzione del Partito democratico a prima firma Lia Montalti (sì di Pd, Si, M5s e Sassi del misto, no di Lega, Fi, FdI e Prodi del misto). Respinte le tre risoluzioni sullo stesso tema presentate da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. “Questa Regione lavora da tempo sul ‘plastic free’ con uno stanziamento di 2 milioni di euro- ha sottolineato in Aula Lia Montalti- e crediamo che siano queste le strategie più opportune per affrontare un tema così importante. Bisogna accompagnare il cambiamento, con incentivi e risorse, e non tassare, come vorrebbe la ‘plastic tax’, in maniera lineare le imprese, che qui tra l’altro stanno già lavorando sulla riciclabilità degli imballaggi. L’economia ‘green’ può anche creare nuovi posti di lavoro”. Le fanno eco gli altri consiglieri dem Paolo Zoffoli e Luca Sabattini. “La svolta green deve aiutare le imprese e non demolirle, con una tassa che da un giorno all’altro le penalizzerebbe dal punto di vista delle competitività”, ha spiegato Zoffoli. Mentre per Sabattini è compito della politica “costruire le condizioni per cui le persone trovino più conveniente un comportamento ecosostenibile, a prescindere dal richiamo etico di ognuno”. L’assessore all’ambiente Paola Gazzolo ha annunciato che il ministro Gualtieri dovrebbe aver aperto un tavolo di confronto: “Le sue dichiarazioni mi sembra vadano nella direzione di aprire un dialogo sulla misura, la strategia regionale condivisa con le parti sociali è l’unica soluzione possibile per governare la transizione”.

Per il Movimento Cinque Stelle è necessario, come ha spiegato Silvia Piccinini, “intervenire in direzione ‘plastic free’ subito e con coraggio, anche se gli interessi in campo sono tanti. Unire svolta green e mantenimento dei posti di lavoro? È possibile”. Anche per Andrea Bertani “non serve demonizzare la tassa sulla plastica, che però deve essere calibrata e rimodulata, investendo allo stesso tempo su economia circolare e consumo consapevole”. Il giudizio di Gian Luca Sassi del gruppo misto sulla ‘plastic tax’ è netto: “Non si riduce l’uso di plastica tassandola a monte e colpendo chi la produce. L’obiettivo vero è il riciclo”. E anche per Igor Taruffi di Sinistra Italiana “il tema della transizione ecologica non può essere rimandato, ma meglio introdurre premialità, piuttosto che elementi penalizzanti”.

Fortemente contrari alla ‘plastic tax’ i consiglieri di centrodestra, che però criticano in maniera netta anche la risoluzione dem: “In questo testo non c’è sostanza- ha sottolineato Andrea Galli di Forza Italia– la tassa deve essere eliminata definitivamente dalla manovra. Non si può fare cassa danneggiando un comparto molto forte, con un fatturato notevole e oltre 228 imprese attive”. Anche per Fratelli d’Italia la manovra di questo governo “sta mettendo in ginocchio il settore della plastica- ha spiegato Fabio Callori– invece di investire sull’educazione al riciclo. Questa tassa va modificata o eliminata del tutto”. E anche per Giancarlo Tagliaferri si andrebbe a minare “la competitività della packaging valley che conta da Piacenza a Rimini circa 20.000 addetti. Servono incentivi e aiuti per la riconversione”. Per Michele Facci del gruppo misto l’unica strada possibile è l’eliminazione totale della tassa: “Una tassa sugli imballaggi in plastica già c’è, quella del Conai (Consorzio nazionale imballaggi). Questa manovra non ha ragione d’essere”.

Forte la contrapposizione della Lega alla risoluzione dem: “Siete contraddittori, non possiamo dire ai cittadini che il ‘green’ crea posti di lavoro e intanto le aziende, che stanno cercando di riconvertirsi, saranno costrette a lasciare a casa i lavoratori- ha replicato Fabio Rainieri– state demolendo un comparto”. Mentre Daniele Marchetti ha portato in Aula anche il tema della ‘sugar tax’, la tassa sulle bevande zuccherate prevista dalla nuova legge di bilancio nazionale: “Anche questa tassa andrà a colpire duramente un settore importante per la nostra regione- ha sottolineato Marchetti- condannandoci a un futuro da importatori, incomprensibile per un paese leader nella produzione dolciaria. Cosa fa la Regione?”.

Il tema della ‘tassa sullo zucchero’ è stata integrato nella risoluzione dem con un emendamento (a firma Montalti), che però non ha trovato il sostegno di M5s e Si, che invece avevano votato l’impegno sulla ‘plastic tax’, e del centrodestra. “La ‘sugar tax’ rischia di penalizzare il settore saccarifero, senza peraltro favorire la necessaria educazione alimentare”, si legge nell’emendamento dem. E anche l’assessore all’agricoltura Simona Caselli ha sottolineato come la tassa sia “un errore, che altera la concorrenza e che colpisce indiscriminatamente tutti. Bisognerebbe normare a livello europeo per evitare la concorrenza sleale”.

La risoluzione del Partito democratico è a firma di: Lia Montalti, Paolo Calvano, Stefano Caliandro, Luca Sabattini, Gianni Bessi, Giorgio Pruccoli, Valentina Ravaioli, Paolo Zoffoli, Enrico Campedelli, Katia Tarasconi, Marcella Zappaterra, Fabrizio Benati, Francesca Marchetti, Roberto Poli, Giuseppe Paruolo e Giuseppe Boschini.

(Giulia Paltrinieri)

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