COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente. Bagnari-Rontini (Pd): Più turismo con il recupero delle linee ferroviarie dismesse

Il consigliere dem chiede di attivare fondi statali ed europei per il rilancio delle linee di maggior pregio come la Faenza-Lugo-Lavezzola – in vista del VII centenario della morte di Dante Alighieri.

Recuperare le linee ferroviarie dismesse o sospese per rilanciare una nuova forma di turismo slow. E’ la proposta di Mirco Bagnari (primo firmatario) e Manuela Rontini (Pd) che in un’interrogazione spronano la Giunta ad aprire un dialogo col Ministero competente per trovare canali di finanziamento a livello statale ed europeo per sostenere quelle di maggior pregio. La Regione Emilia-Romagna non è nuova a questo fenomeno visto che “già da tempo sono stati avviati progetti di riqualificazione grazie all’impegno di associazioni locali e alla lungimiranza degli amministratori del territorio”. I consiglieri riportano l’esempio della tratta Faenza-Firenze, inaugurata nel 1893 e recuperata negli anni 2000, “con l’intento non solo di garantire un efficace collegamento con la pianura per le popolazioni appenniniche, ma anche in chiave di valorizzazione turistica”. La stessa linea, suggeriscono i dem, potrebbe essere implementata con “l’ulteriore ripresa della tratta Faenza-Lugo-Lavezzola, oggi sottoutilizzata”, creando così un “trait d’union fra due emergenze turistiche dello spessore di Firenze e Ferrara, progetto che assumerebbe valore ancora maggiore se sviluppato nell’imminenza del VII centenario della morte di Dante Alighieri che cadrà nel 2021”.

Secondo i consiglieri occorrerebbe non solo garantire fondi per le tratte dismesse ma anche “sostegno alla progettualità su quelle già recuperate, che devono quotidianamente affrontare problemi economici che ne minano la sopravvivenza”. Per questo Bagnari e Rontini chiedono anche quali investimenti siano stati fatti negli ultimi anni sulla rete regionale secondaria, sia in chiave di servizio alle popolazioni che di rilancio turistico, oltre quelli previsti per il futuro.

(Francesca Mezzadri)

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