COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente. Bando di gara per agenti fitosanitari, Pompignoli (Ln): Non equiparare laureati con chi ha solo esperienza/ foto

Il consigliere ritiene che “equiparare soggetti privi di qualunque titolo di studio specifico con laureati e diplomati in Scienze Agrarie” rischi di favorire “un operatore economico a discapito di un altro”

Il bando con cui la Regione ha indetto una gara per il monitoraggio nel territorio della presenza di organismi nocivi alle coltivazioni agricole finisce nel mirino del consigliere regionale della Lega nord Massimiliano Pompignoli, che ha presentato un’interrogazione alla giunta. L’aggiudicatario del servizio dovrà fornire un determinato numero di tecnici ‘rilevatori fitoiatrici’ che dovranno dunque occuparsi della difesa e della cura delle coltivazioni.

“Gli ‘agenti fitosanitari’ – spiega Pompignoli -, secondo un piano di attività definito dal Servizio fitosanitario dell’Emilia-Romagna, dovranno ispezionare numerosi luoghi e siti per individuare possibili focolai di patogeni da quarantena, cioè patogeni cosi virulenti da richiedere anche la messa in quarantena di un territorio e la distruzione delle piante o dei
materiali vegetali contagiati. Il compito dei rilevatori è di particolare delicatezza perché i patogeni da rilevare sono di 30 diverse specie e, fra queste, ve ne sono di molto pericolose e dunque occorre avere adeguate basi tecnico-scientifiche per non errare il riconoscimento o sottovalutarlo”. Per questo motivo, “appare irrazionale, errata ed ingiustificata – dice l’esponente del Carroccio – la previsione contenuta nel capitolato tecnico, con la quale la Regione equipara ai diplomati e laureati in Scienze Agrarie soggetti con titoli di studio estranei oppure anche privi di qualunque titolo di studio purché abbiano almeno due anni di esperienza nel settore”.

Quindi, Pompignoli interroga la giunta per sapere “se non ritenga di particolare pericolosità, per l’eradicazione dei focolai, affidare il rilevamento a soggetti privi delle minime basi tecnico-scientifiche per svolgere questa attività, sulla base di una generica esperienza biennale; quali provvedimenti adotterà per evitare questa circostanza e così determinare, all’esito della gara, legittime aspettative negli operatori economici partecipanti (che potrebbero dar luogo a richieste di risarcimento) e – infine – se non ritenga che l’equiparazione di soggetti privi di qualunque titolo di studio specifico con laureati e diplomati in Scienze Agrarie non finisca con il favorire un operatore economico a discapito di un altro, non garantendo adeguatamente né il principio della massima partecipazione né quello della rotazione, previsti per gli appalti pubblici”.

(Margherita Giacchi)

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