Fare chiarezza su una battuta di caccia che sarebbe avvenuto lo scorso 8 dicembre 2022 a Pianoro, sull’Appennino bolognese, durante la quale sarebbe stato ucciso un lupo.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che, ricordate le norme e leggi in materia, racconta come “lo scorso 8 dicembre 2022 un residente nel Comune di Pianoro in provincia di Bologna, sulle colline bolognesi, avrebbe denunciato lo svolgimento di una battuta di caccia in prossimità delle abitazioni, battuta che sarebbe proseguita, malgrado le proteste dei residenti che avrebbero chiesto ai cacciatori, appunto, il rispetto della distanza di sicurezza dalle abitazioni: durante la stessa battuta di caccia sarebbe stato ucciso anche un esemplare di lupo, colpevole di avere nuociuto ai cani da caccia e successivamente trascinato, da morto, attaccato ad una corda attraverso un campo e coloro che avrebbero assistito a queste vicende avrebbero documentato tutto attraverso fotografie e filmati che successivamente sarebbero stati anche consegnati, per denunciare quanto accaduto, ai Carabinieri e da questi ai Carabinieri Forestali competenti”
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “se fosse a conoscenza dei fatti sopra esposti avvenuti nel territorio del Comune di Pianoro e, in particolare, se risulti l’uccisione di un lupo e se sia stata sporta denuncia su quanto accaduto, affinché, le autorità competenti, in particolare i Carabinieri Forestali, possano accertare quanto accaduto ed, in mancanza di ciò, se non ritenga di provvedere alla relativa segnalazione”.
Gibertoni vuole inoltra sapere dall’esecutivo regionale “se non ritenga opportuno, nell’ambito della campagna informativa che la Regione sta svolgendo sul Lupo, per affrontare le problematiche della convivenza con questa specie protetta, avviare anche un’opera di conoscenza e informazione a largo spettro, diffondendo i dati reali e le evidenze scientifiche su questa specie, che rappresenta una chiave di volta nell’ambiente naturale, avendo anche un effetto ombrello su altre specie e habitat naturali, nonché, di straordinaria importanza, in termini di biodiversità, poiché, per esempio, con la sua dieta, il lupo regola la presenza di alcune popolazioni di erbivori, e se non ritenga necessario avviare delle concrete azioni di controllo, anche preventivo, e comunque di contrasto all’attività di bracconaggio spietata cui è già oggetto il Lupo in Emilia-Romagna, con un più stretto controllo dell’attività venatoria e di maggiore tutela di questa importantissima specie protetta”.
(Luca Molinari)