COMUNICATO
Assemblea

Ambiente Bologna. Gibertoni (Misto): “Fare chiarezza sullo sversamento di limo nel fiume Reno proveniente dalla diga di Pavana”

Nonostante le prescrizioni a seguito delle operazioni finali di svaso del bacino artificiale, spiega la consigliera in un’interrogazione chiedendo di quantificare i danni, “si è verificato un versamento di ingenti quantità di sedimenti e di materiali organici nel torrente Limentra di Sambuca e successivamente nel fiume Reno”

Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) rivolge un’articolata interrogazione alla Giunta regionale su un fenomeno di moria di pesci nel fiume Reno a causa della situazione della diga di Pavana. Questo invaso artificiale, che sorge in provincia di Pistoia e gestito da Enel Green Power, fin dal marzo scorso è stato oggetto di un allarme sismico che confermava la vulnerabilità dell’opera. Da ciò si è reso necessario uno svaso del bacino artificiale che – informa la consigliera – veniva approvato dal servizio Area Reno e Po di Volano” in data 24 aprile 2020 con specifiche condizioni tassative, tra le quali la prescrizione affinché “tutte le manovre e le operazioni dovranno essere condotte con l’obiettivo di limitare la movimentazione dei sedimenti del fondo dell’invaso e rispettare le soglie limite proposte per i parametri di ‘solidi sospesi’ e ‘ossigeno disciolto’. Sulla base dei valori chimico-fisici rilevati e osservati a fronte del raggiungimento o dello sforamento dei parametri proposti si dovranno modulare le manovre prevedendo, nel caso di necessità, anche la sospensione temporanea dello svaso”. Nonostante le prescrizioni, continua Gibertoni, a seguito delle operazioni finali di svaso del bacino artificiale “si è verificato un versamento di ingenti quantità di sedimenti e di materiali organici nel torrente Limentra di Sambuca e successivamente nel fiume Reno. Un primo sopralluogo effettuato da Arpae, lunedì 27 luglio, nelle fasi immediatamente successive al riversamento, ha verificato che l’inquinamento aveva fatto sentire isuoi deleteri effetti fino in località Riola Ponte in comune di Grizzana Morandi, nel bolognese, sul fiume Reno. Le conseguenze dell’inquinamento sono state pesantissime con la distruzione pressoché totale della fauna, non solo ittica, per diversi chilometri a valle dell’invaso e con conseguenze pesanti sull’intero ecosistema fluviale”. Per ovviare a questo danno, pochi giorni fa è stato richiesto il nulla osta per l’esecuzione dei lavori di rimozione di limo e materiale biologico, sia a monte che a valle del ponte della Madonna, nel comune di Alto Reno Terme. Stante la delicatezza della situazione, la consigliera modenese rivolge alla Giunta numerose domande estremamente circostanziate. In primo luogo Gibertoni vuole sapere se per questi lavori di bonifica”siano state eseguite le opportune valutazioni ambientali per non peggiorare ulteriormente il danno già arrecato”. Oltre a ciò vuole capire chi pagherà questi lavori e se a questo intervento ne seguiranno altri analoghi. In secondo luogo la capogruppo vuole capire se siano state avanzate contestazioni formali sull’azione intrapresa da Enel e se questo soggetto abbia comunicato quanto si stava verificando nell’invaso artificiale di Pavana. Ulteriori importanti quesiti posti da Gibertoni riguardano il ruolo di vigilanza svolto in tempo reale dalla Regione su quanto stava accadendo e la richiesta di una valutazione specifica – conclude la consigliera – “se quanto avvenuto non possa ritenersi uno dei frutti della scelta operata con la legge 13 del 2015 di smembrare le funzioni e di conseguenza l’organico del personale dei Servizi Tecnici di Bacino”. Da segnalare, infine, ulteriori quesiti sulle garanzie che l’invaso di Pavana rimanga vuoto e una stima del danno complessivo arrecato all’ambiente fluviale, insieme a una valutazione su tempi e modalità del suo recupero. “

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