Fare chiarezza sull’abbattimento di alcune piante, poste sul ciglio delle scarpate fluviali del tratto urbano del Santerno a Imola, in provincia di Bologna, alla luce dell’esigenza di mitigazione del rischio idraulico.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marco Mastacchi (Rete civica) che, nel riepilogare quello che dicono le leggi regionali in materia, ricorda come “a Imola da diversi giorni sono in corso lavori per abbattere alcune piante, anche di rilevanti dimensioni, poste sul ciglio delle scarpate fluviali del tratto urbano del Santerno, per evitare che crollino in acqua”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “se per coordinare le misure finalizzate alla riduzione del rischio idraulico e le esigenze di tutela e valorizzazione della vegetazione arborea e arbustiva ripariale, presente nelle aree di pertinenza idraulica, sia stato realizzato un progetto di taglio selettivo volto ad assicurare l’equilibrio dell’intera asta fluviale e dei processi evolutivi in atto, cercando di salvaguardare la vegetazione ripariale ed eventualmente incrementandola laddove possibile, prevedendo nel contempo anche la compensazione degli interventi che comportano la drastica riduzione della vegetazione ripariale nelle situazioni idraulicamente più critiche, e se l’intervento in esame, provvisto di progetto di taglio sottoscritto da tecnico forestale abilitato, sia stato sottoposto all’Ente Forestale competente per la necessaria autorizzazione”.
Poi ancora: “L’area oggetto di taglio degli alberi rientra in uno specifico atto di programmazione, così come previsto dall’art. 10, comma 9, del Regolamento Forestale Regionale 3/2018? Nel caso, quali sono i riferimenti di tale atto? Per quali corsi d’acqua regionali, dati gli eventi alluvionali del maggio 2023, la Regione ha proceduto alla programmazione e alla gestione degli interventi relativi ai boschi e alla vegetazione arborea ed arbustiva nelle relative aree di pertinenza idraulica?”.
(Luca Molinari)