Risolvere i problemi del canile di Trebbo di Reno, in provincia di Bologna.
A chiederlo, in un’interrogazione, è la consigliera Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle), che ricorda come “in base ad una recente sentenza del Tribunale di Bologna rispetto a un’azione promossa dai residenti nelle vicinanze del canile di Trebbo di Reno, al confine fra i territori comunali di Bologna e di Castel Maggiore, che segnalavano continui e intensi rumori prodotti dagli animali ospitati nella struttura, devono essere apportate consistenti modifiche alle caratteristiche del ricovero, in particolare attraverso la realizzazione di barriere fonoassorbenti”.
Piccinini sottolinea come “connessi a questa iniziativa vanno evidenziati il processo di trasferimento in altre strutture di alcuni animali al momento ospitati nel canile di Trebbo di Reno nonché l’individuazione di altri siti per la collocazione del canile di riferimento per il Comune di Bologna: i lavori richiamati rischierebbero, sulla base di quanto segnalato da associazioni a tutela degli animali e del loro benessere, di peggiorare ulteriormente le condizioni ambientali e igieniche degli ospiti del canile, in particolare si rischia la riduzione della ventilazione e l’innalzamento della temperatura nella struttura, già ora molto elevata in considerazione della sua pavimentazione”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “se intenda operare con il Comune di Bologna e il Comune di Castel Maggiore per l’adozione di soluzioni sia strutturali sia organizzative tali da assicurare condizione di benessere agli animali e da favorire la visita e l’eventuale adozione e se, in questo quadro, intenda valutare con le due amministrazioni comunali la collocazione del ricovero in altre strutture o spazi, evitando sia ingenti lavori sia trasferimenti parcellizzati degli animali attualmente
ospitati, e rendendo più adeguate le condizioni di vita degli stessi”. In particolare Piccinini interroga la Giunta per sapere “se intenda verificare quali soluzioni siano possibile anche alla luce della richiamata sentenza e se intenda assicurare un’azione di monitoraggio e di coordinamento delle misure adottate a livello locale per la gestione e dei ricoveri comunali per cani e gatti”.
(Luca Molinari)