Non chiamatelo ‘bando montagna’ ma solo ‘bando per alcuni comuni montani’. Non illudete i Comuni”. “Abbiamo utilizzato criteri oggettivi per la costruzione del meccanismo premiale. Non c’è alcuna discriminazione”. Il botta e risposta è avvenuto in commissione Ambiente (presieduta da Stefano Caliandro) tra Michele Facci e l’assessore Barbara Lori interrogata dal consigliere della Lega sul bando regionale ‘Montagna 2020’ (l’atto ispettivo è stato firmato anche da Daniele Marchetti). Per l’esponete del Carroccio infatti, il bando “penalizza i comuni appenninici della provincia di Bologna creando una sperequazione tra la montagna bolognese e quella del resto della regione”. Al centro delle critiche, appunto, il meccanismo premiale: “Nessun comune montano del bolognese è in prima fascia (20 punti) e solo sette sono in seconda (10 punti). Al contrario, i comuni montani delle altre province sono così classificati: nella provincia di Forlì-Cesena quattro sono in prima fascia e otto in seconda, a Modena ce ne sono cinque in prima e otto in seconda, a Piacenza sono 13 nella prima e due nella seconda, a Parma, invece, troviamo 11 comuni in prima fascia e sei in seconda, in provincia di Reggio Emilia tre sono quelli in prima e quattro in seconda, infine a Rimini ci sono due comuni in prima fascia e quattro in seconda”. Punteggi che per Facci “sono stati creati per essere oggettivi ma che nella pratica determineranno ingiustificate e ingiuste diversificazioni fra i territori”. Non solo: il leghista ha anche preso di mira le modalità con cui la Regione intende ripopolare la montagna: “Per evitare lo spopolamento non servono questi tipi di sussidi. Infatti, le risorse massime ottenibili per singola domanda sono 30mila euro- ha spiegato- e qualora, in astratto, da tutti i comuni pervenissero richieste di contributo, potrebbero essere accolte appena 2,8 domande per ogni singolo comune montano. Una misura decisamente insufficiente a garantire il risultato che si intende perseguire. Per ripopolare la montagna- ha concluso Facci- serve mantenere e potenziare i sevizi, migliorare e aumentare le strutture sanitarie presenti e creare e fare manutenzione alle infrastrutture”. Posizioni a cui l’assessore alla montagna ha risposto ricordano che “il meccanismo premiale deriva dall’unione di tre parametri oggettivi: l’indice di vecchiaia per comune, l’indice di spopolamento e il redditto medio dei cittadini. Il criterio geografico non è stato nemmeno preso in considerazione. Con questi criteri cerchiamo di andare a intervenire su fasce prioritarie. Anche fra i comuni montani esistono delle differenze e questi criteri le fotografano. Abbiamo cercato di favorire- ha continuato- le aree che hanno condizioni di disagio maggiori”. E ha aggiunto: “Questo è un bando istituito per la prima volta quest’anno. Non c’è uno storico. Valuteremo poi in base ai risultati ottenuti”. Mentre sulle risorse ha sottolineato: “Queste agevolazioni regionali possono essere abbinate anche a quelle statali. Comunque questa è solo una prima tranche di risorse che verranno impiegate per ripopolare la montagna. Vogliamo infatti rendere la misura periodica”. “
10 Giugno 2020 14:55
Ambiente. Botta e risposta su bando montagna, Facci (Lega): “illudete i Comuni”; Lori: “nessuna discriminazione”
Il dibattito in commissione Ambiente dove l’assessore alla Montagna ha replicato a un’interrogazione del leghista che contestava il meccanismo premiale del bando reo di creare “una sperequazione fra i territori”
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10 Giugno 2020 14:55