La notizia del ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar) da parte della società Centegross contro l’ampliamento della discarica ASA di Castel Maggiore, nel bolognese, è oggetto di un’interrogazione presentata in Regione da Galeazzo Bignami (Fi), che più volte ha avanzato dubbi sulla legittimità dell’autorizzazione concessa dall’Amministrazione regionale.
La discarica – ricorda il consigliere – è autorizzata a smaltire sia rifiuti non pericolosi sia rifiuti speciali, anche pericolosi, provenienti dal comparto industriale. L’ampliamento comporterà una sopraelevazione a più di 23 metri dal piano della campagna in netto contrasto – evidenzia il capogruppo di Fi – con il Piano regionale di gestione rifiuti approvato nel 2016, che prevede la chiusura della discarica entro il 2017, e con quanto proclamato dalla Giunta, cioè il progressivo azzeramento delle discariche presenti in regione.
Contro il progetto di ampliamento – si legge nell’atto ispettivo – si era mobilitata la popolazione residente nelle zone limitrofe alla discarica. Ora si aggiunge il ricorso al Tar della Società Centergross, i cui stabilimenti sorgono a breve distanza.
Da qui l’iniziativa di Bignami, che chiede all’esecutivo regionale “quali risposte intenda fornire ai cittadini e ai lavoratori delle zone limitrofe alla discarica, che lamentano la mancanza di garanzie e certezze in merito alla non pericolosità della discarica in termini sanitari e ambientali, e se non ritenga doveroso tutelare, recependone le istanze, una realtà imprenditoriale come quella del Centergross, fiore all’occhiello del comparto produttivo regionale, che conta più di seimila dipendenti e migliaia di clienti in tutto il mondo”.
(Luca Govoni)