La Regione disincentivi la realizzazione di un nuovo insediamento produttivo nell’area “ex Cercom” a Comacchio. Lo chiede, in un’interrogazione, Andrea Galli di Forza Italia, che invita la giunta ad attivarsi nei confronti dell’amministrazione comunale e del Parco del Delta del Po affinché non procedano con varianti in contrasto con i pareri rilasciati dalla Regione sul progetto. “In questo contesto- sottolinea il consigliere Fi- sorprendono i forti incentivi e fiducia che l’amministrazione di Comacchio ripone nella proposta di realizzazione di un nuovo insediamento industriale in area ‘ex Cercom’, presentata dalla ditta Sacmi Cooperativa Meccanici Imola s.c., per la produzione di atomizzato per ceramiche, di 32 mila metri quadrati, di cui 9 mila alti 35 metri (16 volte più voluminoso dell’ex stabilimento produttivo più prossimo alla Valle Molino), alle spalle della località turistica di Porto Garibaldi, a cavallo di due valli d’acqua in pieno Parco del Delta del Po, territorio insignito del riconoscimento Mab Unesco, in contrasto con più piani urbanistici vigenti”.
Galli esprime le sue perplessità sul fatto che “addirittura per un’iniziativa industriale in un’area assolutamente non idonea, incoerentemente con l’operato fino ad oggi svolto, l’amministrazione intenda procedere in contrasto con le norme vigenti e oltretutto adottando un procedimento per avviare una variante al Piano del Parco e per l’approvazione del progetto non ammissibile al caso in questione, come rilevato dal parere della Regione a giugno 2018”. Per questo il consigliere azzurro interroga la giunta per sapere quali iniziative intenda intraprendere nei confronti dell’amministrazione di Comacchio per disincentivare la modifica del Psc (Piano strutturale comunale) e affinché venga rispettato il parere della Regione Emilia-Romagna. Chiede inoltre di intervenire nei confronti del Parco del Delta del Po per disincentivare, invece, l’eventuale intenzione di apporre variante per l’area in questione “dopo decenni di analisi ed elaborazioni e secondo finalità di organizzazione e tutela del territorio che erano state chiaramente delineate”.
(Giulia Paltrinieri)