COMUNICATO
Assemblea

Ambiente Ferrara. Gibertoni (Misto): nuova moria di pesci in canale tra Casumaro e San Carlo

In particolare, la consigliera vuole capire le cause dell’accaduto, se siano ricollegabili allo svuotamento del canale, e se la Regione sia stata informata dal Consorzio di bonifica competente della programmazione di queste operazioni sui livelli idrici

Nuova moria di pesci nel ferrarese, nel tratto del canale di Cento ai Boschetti tra Casumaro (frazione di Cento) e San Carlo (frazione di Sant’Agostino). A lanciare l’allarme è Giulia Gibertoni del gruppo Misto (che ha raccolto le segnalazioni di diversi cittadini), che, con un’interrogazione, chiede l’intervento del governo regionale. Nelle segnalazioni (del 14 ottobre scorso) si fa riferimento alla scelta del Consorzio di bonifica territorialmente competente, si legge nell’atto, “di abbassare il livello delle acque senza tenere conto della popolazione ittica presente nel canale”. Quanto accaduto, rimarca la consigliera, “si sarebbe già verificato in altre occasioni e negli stessi tratti del canale, o in altri prossimi, come è verificabile nel sito del Consorzio di bonifica ‘pianura di Ferrara’, nella pagina che descrive le situazioni di criticità relative alla fauna ittica: quattro segnalazioni sia nel 2020 sia nel 2019, una decina invece nel 2018 (anche se in molti di questi casi le ragioni sono non sono attribuibili ai livelli idrici ma ad anossie, presenze algali o inquinamenti)”. Gibertoni vuole quindi sapere dall’esecutivo regionale “se il Consorzio di bonifica ‘pianura di Ferrara” abbia segnalato alla stessa Regione, o direttamente agli uffici di Arpae, quanto accaduto”, “quali le quantità e le tipologie della fauna ittica morta in questa circostanza, se si sia provveduto a raccolta e smaltimento e con quali modalità”, “se il canale interessato dalla moria sia, allo stesso tempo, parte della rete scolante e della rete irrigua e, quindi, sia interessato, al termine della stagione irrigua dalla sospensione dell’immissione di acqua derivata per i fini irrigui e dal conseguente abbassamento del livello di battente idraulico”. La consigliera chiede poi all’amministrazione “se, come prevede la normativa regionale in materia, lo stesso Consorzio abbia segnalato alla Regione le variazioni di livello nei canali di bonifica e se abbia programmato queste operazioni con tempi e modalità idonei a minimizzare l’impatto sulla conservazione del patrimonio ittico, favorendone il recupero e il successivo trasferimento (avvalendosi anche del supporto delle associazioni piscatorie)”.

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