COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente Ferrara. Rete Civica: “Adottare il Tecnoreef per evitare l’erosione delle coste”

Presentata un’interrogazione per chiedere di sperimentare l’installazione di barriere artificiali a base di elementi naturali che potrebbero essere finanziate grazie al Pnrr

“Perché la Regione ha abbandonato la soluzione del Tecnoreef, finanziabile con i fondi del Pnrr, più veloce da realizzare rispetto alle scogliere, spesso spazzate via dalle mareggiate, creando ulteriori problemi di insabbiamento?”. A chiederlo, con un’interrogazione, è Rete Civica che ricorda come “l’erosione di circa 25 chilometri di costa rappresenta un problema atavico per il nostro litorale”.

“Il ripascimento libero -ha sottolineato Rete Civica- ha mostrato di esser un provvedimento inutile poiché la prima mareggiata asporta la quasi totalità della sabbia come dimostrano quelli effettuati nel 2002, nel 2007 e nel 2016. A Lido di Spina sud, abbiamo avuto gravi danni di insabbiamento all’imboccatura del canale di Logonovo e anche a Porto Garibaldi, con conseguente blocco della navigazione. La Regione ha annunciato che nel 2023 partirà con il ripascimento della costa ferrarese per quasi 4 chilometri fra Lido delle Nazioni e Lido di Pomposa, nel comune di Comacchio, a cui si aggiunge il ripascimento manutentivo di Lido di Volano. Molto meglio i Tecnoreef, già sperimentati con successo, quale un manufatto forato in calcestruzzo armato a base di elementi naturali, che permette la costituzione di barriere artificiali senza creare buche pericolose e senza alterare il profilo del mare”.

(Lucia Paci)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 21 luglio 2022 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio

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