La giunta faccia chiarezza sulla quantità di rifiuti prodotti a Roma che verranno bruciati nel termovalorizzatore di Forlì. Lo chiede con un’interrogazione Massimiliano Pompignoli (Lega) ricordando che il 24 dicembre scorso un incendio ha interessato l’impianto di trattamento rifiuti di Malagrotta a Roma, costringendo a dirottare i rifiuti da smaltire.
“Secondo i dati messi a disposizione dal Catasto regionale rifiuti -ha spiegato il consigliere- nel termovalorizzatore di Forlì vengono bruciati rifiuti indifferenziati provenienti per oltre il 90% da altri comuni. L’impianto di via Grigioni dipende in buona misura dagli scarti di Ravenna, ma anche da quelli di Modena, Bologna e Coriano (Rimini) dove sono attivi altrettanti inceneritori e dove le rispettive comunità dovrebbero fare affidamento solo sui propri impianti. Questa situazione è inaccettabile per i cittadini forlivesi, poiché ogni anno vengono vanificati gli sforzi derivanti dall’applicazione e rispetto della raccolta puntuale”.
“Nel luglio 2021 -ha concluso Pompignoli- in Consiglio comunale a Forlì è stata approvata all’unanimità una mozione in cui si chiede alla Regione ‘il progressivo spegnimento dell’inceneritore nel 2027 e il divieto di conferimento di rifiuti che provengono da sistemi diversi da quelli adottati dal Comune attraverso il sistema di raccolta di Alea’”.
(Lucia Paci)