COMUNICATO
Assemblea

Ambiente. Gibertoni (Misto): “La Regione rispetti la normativa vigente per il controllo delle volpi senza pericolose fughe in avanti”

La capogruppo, in una lunga interrogazione alla Giunta regionale, dà notizia di una nota che le associazioni agricole e quelle venatorie avrebbero inviato al competente assessorato con la richiesta di facilitare la caccia alla volpe

Una nota arrivata nel silenzio più totale lo scorso 6 agosto. Una nota, dall’eloquente titolo: Piano di controllo della volpe”, che sarebbe stata recapitata all’assessorato all’Agricoltura da parte del tavolo regionale delle associazioni professionali agricole e delle associazioni venatorie e che chiede, in buona sostanza, un allargamento delle norme attualmente in vigore che disciplinano rigorosamente tempi e modi per il prelievo autorizzato di questo canide. Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) in risposta a questo documento ricorda la ponderosa normativa nazionale e regionale che disciplina gli scenari in cui si può procedere all’uccisione di questo animale, e giudica la richiesta di incentivare l’attività di controllo “consentendo l’utilizzo di cani specializzati” o di “modificare il calendario valido per il prelievo”, unitamente all’utilizzo di “tutte le forme di controllo durante l’intero anno solare ove vi sia specifica richiesta da parte dell’agricoltore e si insista all’interno delle zone di ripopolamento e cattura, nelle zone di rifugio, nei centri pubblici e privati di produzione di fauna selvatica e nelle aree di rispetto degli ATC”, del tutto irricevibile. La consigliera modenese,  evidenziando come la nota congiunta agricoltori/cacciatori “non riporti alcun dato scientifico ad ausilio delle proprie richieste, ma utilizzi invece luoghi comuni ormai dimostrati tali dalla ricerca scientifica”, sottolinea come le evidenti eccezioni concesse nell’attuale legislazione, si traducano “nel vero e proprio sterminio della volpe che avviene ogni anno sul territorio regionale” e che consente vere e proprie mostruosità permettendo in alcuni casi interventi nel periodo riproduttivo, “condannando così i piccoli di volpe alla morte per fame nel caso di abbattimento della madre”. Ulteriore aspetto che trova poi la netta contrarietà della consigliera nel documento recapitato all’assessorato all’Agricoltura nei giorni scorsi è quello di consentire l’abbattimento dei capi anche a “operatori espressamente autorizzati previo corso di preparazione alla gestione faunistica”. In ragione della situazione esistente e del documento con richieste di tale rilievo, Gibertoni chiede alla Giunta conferma della ricezione della nota, “che giudizio si esprima sulle richieste contenute, se sia stata data formale risposta e, in caso affermativo, quale ne sia il contenuto, se abbia operato scelte, decisioni, istruttorie, autorizzazioni o altra azione in seguito alla suddetta nota”. Chiara poi l’esortazione all’esecutivo regionale “se non ritenga opportuno respingere al mittente i contenuti della nota e chiarire definitivamente che la Regione Emilia-Romagna intende rispettare la legge 157/92 e il suo obiettivo generale di mantenimento delle popolazioni dei predatori, nel caso specifico della volpe”, unitamente alla richiesta dei dati aggiornati su tutto il territorio regionale del prelievo alla volpe. “

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