Vietare in tutta l’Emilia-Romagna iniziative che prevedano l’uccisione di animali in occasione di sagre e feste.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto), la cui richiesta prende le mosse da quanto doveva avvenire lo scorso 2 giugno a Sala Bolognese, in provincia di Bologna, dove era prevista una manifestazione così annunciata:
“Spara alla quaglia e vinci un prosciutto” e definita “Gara di tiro con sparo su quaglie”.
“Successivamente, di fronte a molteplici proteste e segnalazioni, sia di singoli cittadini che di diverse Associazioni, gli uffici del Servizio territoriale competente dell’assessorato regionale all’Agricoltura -spiega Gibertoni- avrebbero comunicato che “non appena hanno appreso, su segnalazione di un cittadino, della gara programmata nel Campo cinofilo di Padulle, hanno subito contattato il gestore del campo per chiederne l’annullamento visto che l’evento non era stato autorizzato, come previsto invece dalla normativa vigente, e il gestore ha concordato con la richiesta, provvedendo all’annullamento della competizione”
Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla Regione “se non ritenga opportuno chiudere definitivamente questo incivile retaggio del
passato, che non ha nulla di sportivo o ludico, rappresentando solo una manifestazione di gratuita crudeltà, eliminando esplicitamente dalla legge regionale 8/1994 ogni scappatoia e deroga”.
(Luca Molinari)
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