COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente. In Emilia-Romagna ci sono 77 nuovi alberi monumentali

Aggiornato l’Elenco delle piante secolari di valore ambientale, storico e culturale: saranno tutelati e protetti. Questa la suddivisione territoriale: 24 a Bologna, 23 a Ferrara, 20 a Ravenna, 4 a Reggio Emilia, 3 a Forlì-Cesena, 2 a Piacenza, 1 a Rimini

Dal frassino di Novellara ai cedri del Libano di Parco Massari a Ferrara, passando per i frassini dell’Oasi dei Saperi a Corticella, nella periferia di Bologna. L’Emilia-Romagna ha 77 nuovi alberi monumentali, piante di pregio storico, ambientale e culturale che la Regione tutela e protegge per conservarli e trasmetterli alle nuove generazioni (24 a Bologna, 23 a Ferrara, 20 a Ravenna, 4 a Reggio Emilia, 3 a Forlì-Cesena, 2 a Piacenza, 1 a Rimini).

A meno di un mese dall’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa della nuova legge per la tutela degli alberi monumentali, la Regione ha accolto le richieste arrivate da Comuni e cittadini per inserire nuovi alberi nell’Elenco di quelli monumentali: queste piante potranno godere di un contributo regionale che sarà previsto dal Bilancio regionale per la loro manutenzione e allo stesso tempo dovranno rispettare gli standard regionali per la qualità. Lo ha stabilito il Decreto del presidente della Regione Stefano Bonaccini approvato oggi dalla commissione Territorio e Ambiente presieduta da Stefano Caliandro. L’Emilia-Romagna, quindi, si conferma come una delle “patrie” degli alberi monumentali: dai cipressi di Montecalvo (Pianoro) all’ippocastano di Modena, dall’acero di Madonna di Lizzano al cipresso di Scola (Grizzana) lungo la via Emilia ci sono circa 600 esemplari monumentali, di cui 102 sono anche piante monumentali d’Italia. Un grande patrimonio che la Regione, prima in Italia, mappa e cura dal 1977.

“Si conferma l’impegno della Regione a tutela dell’ambiente e dell’ecosistema a partire da dei ‘monumenti’ come sono questi alberi che tanto ricordano della nostra storia e della nostra comunità”, spiega il presidente Caliandro.

“Prendo atto che si tutelano alberi importanti e questo è un bene. Rilevo, però, che la commissione viene informata solo oggi, 10 gennaio 2024, delle scelte della giunta che risalgono allo scorso ottobre, prima dell’approvazione della nuova legge. Da un punto di vista formale secondo me ci sono problemi tecnici. Nel merito, invece, siamo a favore della tutela degli alberi monumentali”, spiega Michele Facci (Lega) che per questi motivi non ha partecipato al voto come pure Marta Evangelisti (Fdi).

Mirella Dalfiume (Pd) ricorda come “è bene procedere celermente nell’approvazione del Decreto perché questo permette ai Comuni di accedere alle risorse per tutelare gli alberi”. A favore delle decisioni della giunta anche Stefania Bondavalli (lista Bonaccini).

PROVINCIA DI BOLOGNA

Sono 24 i nuovi alberi monumentali in provincia di Bologna: i frassini dell’Oasi dei Sapori a Corticella (Bologna); i cipressi di Vergato e Cereglio; il cedro di Sibano, nel Comune di Marzabotto; i castagni e il pero di Alto Reno Terme; i castagni di Grizzana Morandi, il cedro dell’Himalaya in via Zucchi a San Lazzaro di Savena; i gelsi, l melo e i cedri del Libano di Zola Predosa.

PROVINCIA DI FERRARA

Sono 23 i nuovi alberi monumentali in provincia di Ferrara: cedri del libano, tigli e pioppo bianco rispettivamente al Parco Massari, alla Quartesana e al Parco Pareschi; un sorbo a Riva ferrarese a Riva del Po.

PROVINCIA DI RAVENNA

Sono 20 i nuovi alberi monumentali in provincia di Ravenna: i platani di Fusignano.

PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

Sono 4 i nuovi alberi monumentali in provincia di Reggio Emilia: le farnie di Novellara; la quercia di Viano e la roverella di Reggio Emilia.

PROVINCIA DI FORLI’-CESENA

Sono 3 i nuovi alberi monumentali in provincia di Forlì-Cesena: le roverelle di Predappio.

PROVINCIA DI PIACENZA

Sono 2 i nuovi alberi monumentali in provincia di Piacenza: la farnia a Castel San Giovanni e il cedro dell’Himalaya a Castell’Arquato.

PROVINCIA DI RIMINI

È uno il nuovo albero monumentale: la roverella a Montescudo-Monte Colombo.

(Luca Molinari)

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