L’inchiesta della Dda di Venezia, ‘Strade al veleno’, è al centro di un’interrogazione presentata oggi da Daniele Marchetti. Il consigliere della Lega nord chiede infatti se il governo regionale abbia “intenzione di informare la cittadinanza su eventuali rischi per la salute o, in caso contrario, di tranquillizzarla” visto che 21 comuni dell’area bolognese sarebbero interessati dall’inchiesta per il possibile acquisto di materiale contaminato (Budrio, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel San Pietro, Castello d’Argile, Crespellano, Crevalcore, Galliera, Granarolo, Imola, Loiano, Molinella, Monghidoro, Monteveglio, Ozzano, Pieve di Cento, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, Sant’Agata Bolognese, Sasso Marconi e Zola Predosa) con cui le amministrazioni avrebbero asfaltato strade e piazze.
La maxi inchiesta avrebbe riscontrato nel conglomerato ecologico utilizzato per il rifacimento delle strade, sostanze nocive ben al di sopra dei limiti di legge. Nichel, cromo, cloruro e piombo sarebbero alcune delle sostanze rilevate nel materiale. “La possibile contaminazione- scrive l’esponente del Carroccio- deve essere verificata quanto prima mettendo in campo tutte le forze e le persone possibili per certificare come e quando siano stati utilizzati questi prodotti”.
Il leghista domanda inoltre “che tipo di rischio sanitario corre un cittadino in relazione al possibile contatto con eventuale materiale contaminato” e “se si sono circoscritti eventuali cantieri e luoghi in cui il materiale potrebbe essere stato utilizzato”. Infine Marchetti chiede “se sono previsti lavori di ripristino e bonifica di luoghi e aree a rischio”.
(Andrea Perini)