Le politiche di manutenzione dei boschi e della vegetazione riparia sono al centro di un’interrogazione del Movimento 5 stelle. Secondo la legge regionale 7 del 2014, entro settembre 2015 un gruppo di lavoro interdisciplinare avrebbe dovuto predisporre le linee guida di programmazione per gli interventi di manutenzione nelle aree di pertinenza idrica. Ma, scrivono i pentastellati nell’atto, l’attività del gruppo è stata più volte prorogata, tanto che il M5s chiede se le linee guida siano state o meno realizzate. Il problema riguarda, in particolare, alcune aree vicino a corsi d’acqua nella provincia di Modena dove i lavori di taglio degli alberi eseguiti da alcune ditte, secondo le segnalazioni di molti cittadini, avrebbero avuto come effetto un aumento rilevante della velocità delle acque, proprio perché “non sarebbe stata fatta alcuna opera di selezione o di salvaguardia tra specie arboree e non ci sarebbe stata nessuna direzione dei lavori, né controlli a posteriori sul tipo e quantità di alberi tagliati”.
La vegetazione riparia svolge un ruolo di primo piano nella conservazione del territorio e della biodiversità, ricordano i pentastallati che chiedono alla giunta di far adottare al più presto linee guida utili alle ditte che eseguono i lavori per evitare ulteriori danni per tagli incontrollati agli alberi.
I pentastellati riportano poi anche il testo di un atto regionale dove, indirettamente, la giunta avrebbe attribuito ad una delle ditte incaricate dei lavori di taglio “incapacità a riconoscere le piante” salvo poi, in un successivo documento, citarla come esempio di “ben operare del proprio settore”. Il Movimento 5 stelle chiede quindi alla giunta di fare chiarezza sulla questione e sul lavoro delle ditte incaricate, in particolare la Wood Energy srl che sembrerebbe aver destato maggiori preoccupazioni per la vegetazione riparia e i corsi d’acqua interessati.
Tanto più ampia è la fascia vegetazionale tanto maggiore risulta l’effetto di rallentamento dell’ondata di piena, ricordano i pentastellati che aggiungono: “Non è possibile approvare linee guida per la riqualificazione dei corsi d’acqua e per la mitigazione del rischio alluvioni da una parte, e poi lasciare che vengano eseguiti lavori di taglio in alveo degli alberi in questo modo”. Sarebbe un atteggiamento “contradditorio” e il Movimento 5 stelle chiede alla giunta di “avviare un’analisi, affidata a soggetti terzi indipendenti e qualificati, dei lavori di taglio in alveo condotti nell’ultimo triennio su tutti i corsi d’acqua del territorio regionale per stabilire se siano stati causati danni inutili alla vegetazione riparia e allo stato ecologico dei corsi d’acqua interessati”.
(Francesca Mezzadri)


