La Regione promuova ogni azione possibile per limitare il flusso di plastica e microplastiche nel mare, anche aderendo alle campagne informative e di comunicazione volte a sensibilizzare i cittadini alla pulizia dei mari dalla plastica. È’ quanto chiedono in una risoluzione alcuni consiglieri del Pd, prima firmataria Lia Montalti, preoccupati, in particolare, per i dati allarmanti sulla diffusione di rifiuti di plastica nel mare Adriatico, dove si sono riscontrate punte di 1.000 rifiuti per chilometro quadrato nel Golfo di Venezia e valori decisamente superiori alla media anche nell’area turistica di Cesenatico.
In Europa, secondo uno studio commissionato ad Arcadis dall’Unione europea, – scrivono i consiglieri – i rifiuti marini costano 476,8 milioni di euro all’anno, cifra che prende in considerazione solo i settori di turismo e pesca, perché non è possibile quantificare l’impatto su tutti i comparti dell’economia. In particolare, il costo totale stimato per la pulizia di tutte le spiagge dei paesi dell’Unione europea è pari a 411,75 milioni di euro. Inoltre, – riportano i dem – Legambiente, che ha svolto l’indagine “Beach litter 2018”, ha monitorato 78 spiagge italiane, raccogliendo 48.388 rifiuti (80% plastica: tappi e anelli, cotton fioc, bottiglie e contenitori, etc) in un’area complessiva di 416.850 mq (pari a circa 60 campi di calcio), vale a dire una media di 620 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia monitorati. Infine, – ricordano gli esponenti del Pd – qualche settimana fa a Rimini si è costituito ufficialmente il primo comitato dell’Adriatico “Basta plastica in mare”, che coinvolge diversi soggetti e dà il via al network contro la plastica, con l’obiettivo di sensibilizzare e promuovere progetti coinvolgendo il maggior numero di soggetti competenti ma anche i giovani.
Da qui l’iniziativa di Lia Montalti e degli altri consiglieri del Pd, che indicano quali soluzioni l’avvio di politiche e misure coordinate che coinvolgano più settori (gestione dei rifiuti urbani, legislazione per la prevenzione dei rifiuti, plastici in particolare, sensibilizzazione e informazione sui corretti comportamenti individuali, settori industriali a partire dalla pesca) e una molteplicità di attori (cittadini, commercianti, operatori turistici, enti locali), al fine di azzerare la dispersione nell’ambiente dei rifiuti plastici e avviare al più presto la rimozione dei rifiuti dai fondali marini, coinvolgendo i pescatori.
Oltre a Lia Montalti hanno sottoscritto la risoluzione Gianni Bessi, Marcella Zappaterra, Gian Luigi Molinari, Giorgio Pruccoli, Enrico Campedelli, Katia Tarasconi, Manuela Rontini, Luciana Serri, Francesca Marchetti, Roberto Poli, Nadia Rossi.
(Luca Govoni)