COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente Modena. Gibertoni (M5s): “No a nuovi alloggi e ad altro consumo di suolo”

La consigliera chiede che la Giunta regionale interagisca con il Comune per bloccare il progetto previsto in via Morane, zona Vaciglio, nel comune di Modena

Evitare un ulteriore consumo di suolo, che sarebbe inevitabile con la realizzazione di palazzine in via Morane, zona Vaciglio, nel comune di Modena. Questa la richiesta di Giulia Gibertoni (Movimento 5 Stelle) alla Giunta regionale, che dovrebbe quindi interagire con il Comune per fermare il progetto.

Nell’interrogazione presentata, la consigliera sottolinea come sia partita “una petizione online, oltre che cartacea, in cui si chiede all’Amministrazione comunale di Modena di fermare il progetto di costruzione di nuove abitazioni. Petizione che ha già raccolto diverse migliaia di firme”.

Nella lettera inviata a primo cittadino e assessori dai contrari al progetto, si legge: “La realizzazione di 500 nuove abitazioni non risponde, a nostro parere, a nessuna necessità della città, ricchissima di immobili sfitti o fatiscenti da recuperare, mentre provoca una grave perdita di aree verdi (…). A tal proposito, giova ricordare che esiste un disegno di legge del governo in materia di ‘contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato’. Chiediamo pertanto di fermare questo progetto“.

L’intervento urbanistico previsto “sacrifica spazi utili alla città- spiega la consigliera Gibertoni- e la delibera firmata dalla giunta comunale nel febbraio 2016 prevede un consumo di suolo di 198.546 metri quadri tra via Vaciglio, via Morane e via Nuova Estense. Il consumo di suolo che si realizzerà- aggiunge-, se il progetto non verrà bloccato, alimenterà altro consumo di suolo per opere pubbliche necessarie per rendere questi alloggi fruibili, innanzitutto per potenziare la portata del servizio idrico, oggi insufficiente per garantire l’allaccio a 500 nuovi alloggi, e che distruggerà un corridoio verde”.

Inoltre: “Non è chiaro se il quartiere- spiega l’esponente M5s- sia sufficientemente infrastrutturato per accogliere centinaia di nuovi alloggi, con il rischio che si crei un cantiere aperto a tempo indeterminato. E non è chiaro se si renderanno necessarie anche opere extra comparto e a carico di chi saranno i costi”. In più, la consigliera sottolinea come “la città di Modena sia caratterizzata da una bassa domanda di alloggi e bassi valori immobiliari, che non facilitano i proprietari per le necessarie opere di manutenzione”.

Per questo, Gibertoni chiede all’esecutivo regionale di “interagire con il Comune di Modena per evitare un consumo di suolo ulteriore con la realizzazione del progetto di costruzione di queste nuove palazzine, cercando di trovare soluzioni alternative”.

(Margherita Giacchi)

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