Fare chiarezza su discariche abusive e traffici ambientali in provincia di Modena.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che ricorda come “negli scorsi giorni la Guardia di Finanza di Modena, in collaborazione con il Nucleo investigativo di polizia ambientale e agroalimentare della Forestale dei Carabinieri di Modena e dei Carabinieri della stazione di Anzola Emilia, avrebbe eseguito sette misure cautelari personali per inquinamento ambientale e attività organizzata per traffico illecito di rifiuti riguardanti varie aree del territorio modenese, nel territorio dei comuni di Finale Emilia e Mirandola”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “quale sia l’esatta localizzazione delle discariche abusive sopra descritte e quali le tipologie e le quantità di rifiuti rinvenuti, in particolare di quelli contenenti amianto; quali le caratteristiche dei terreni interessati e se siano interessate falde acquifere o corsi d’acqua o comunque il reticolo idrografico; se le discariche in questione rientrino fra i siti contaminati la cui bonifica possa essere di competenza regionale o, comunque, come verranno qualificate giuridicamente e a chi spetterà la messa in sicurezza dei rifiuti rinvenuti e quali potranno essere le soluzioni che si adotteranno per il loro smaltimento e trattamento”.
Giulia Gibertoni, infine, chiede “quali siano le attività messe in campo dalla Regione e, in particolare, da ARPAE ai fini della prevenzione di tali attività illecite e se, ai fini della tutela dell’ambiente e del territorio e per restituire ai cittadini nel più breve tempo possibile e bonificati i siti contaminati e i siti che attualmente ospitano discariche abusive, non si ritenga opportuno avviare attività di collaborazione e coordinamento con gli altri enti territoriali e con le forze dell’ordine e le autorità inquirenti”.
(Luca Molinari)